Monteverdi Festival 2022, tra musica e contaminazioni

Inaugurata da un nuovo allestimento de Il Ritorno di Ulisse in Patria, dal 17 al 26 giugno torna a Cremona il festival che celebra il Divin Claudio

News
classica
Ottavio Dantone - Accademia Bizantina (foto Giulia Papetti)
Ottavio Dantone - Accademia Bizantina (foto Giulia Papetti)

Dal 17 al 26 giugno torna a Cremona il Monteverdi Festival, la manifestazione che vuole celebrale il Divin Claudio con nuove produzioni tra musica e contaminazioni.

Un Festival che si conferma un momento di produzione, oltre che di studio e ricerca, sulla figura e l’opera di Claudio Monteverdi e sulle connessioni che si generano partendo dal lavoro del compositore cremonese. In questo quadro, si conferma la collaborazione, nata nell’edizione 2021 del Festival, con Coro e Orchestra del Monteverdi Festival coordinato da Antonio Greco, cremonese ed esperto del repertorio monteverdiano e nell’ambito della ricerca filologica del repertorio barocco, rinascimentale e tardo rinascimentale.

Il programma sarà inaugurato da un nuovo allestimento de Il Ritorno di Ulisse in Patria (17 e replica il 24 giugno), con la direzione di Ottavio Dantone alla guida dell’Accademia Bizantina, che già fu protagonista a Cremona del titolo monteverdiano nel 2004, mentre la regia sarà a cura di Luigi De Angelis, conosciuto al pubblico del teatro Ponchielli per un originalissimo allestimento del 2019 di Orfeo nel Metrò.

The Tallis Scholars
The Tallis Scholars 

Confermato anche il Vespro della Beata Vergine (18 giugno), pietra miliare della produzione monteverdiana, che vede sul podio Antonio Greco alla guida dell’Orchestra e Coro del Monteverdi Festival, in un evento nato dalla collaborazione con la Città di Mantova e la Fondazione Umberto Artioli Mantova Capitale Europea dello Spettacolo. Il concerto, infatti, verrà replicato il 20 giugno nella città che ha visto lo stesso Monteverdi impegnato per gran parte della sua vita artistica, unendo così le città di Cremona a Mantova in un significativo sodalizio artistico e culturale.

Torna al festival cremonese anche il complesso vocale di musica polifonica The Tallis Scholars con la direzione di Peter Phillips e il programma titolato Master and Pupil: Ingegneri and Monteverdi (19 giugno), che metterà a confronto il maestro Marc’Antonio Ingegneri e l’allievo Claudio Monteverdi. Un confronto musicale tra fratelli andrà invece in scena con I Fratelli Monteverdi (23 giugno), per l’esecuzione dell’ensemble portoghese Divino Sospiro.

Jordi Savall (foto David Ignaszewski)
Jordi Savall (foto David Ignaszewski)

Un altro ritorno al Monteverdi Festival è quello di Jordi Savall con Hèsperion XXI, protagonisti di un viaggio in repertori senza confini con Le Nuove Musiche: nell’Europa del secolo di Claudio Monteverdi (25 giugno). Tra gli altri appuntamenti troviamo l’incontro con Raffele Pe e il suo Ensemble La Lira di Orfeo, con un programma titolato emblematicamente #solomonteverdi (26 giugno).

Dopo il successo fatto registrare lo scorso anno si arricchiscono gli eventi insoliti e crossover, a partire dal primo appuntamento “notturno”, #MonteverdiSotterraneo, realizzato in collaborazione con l’Associazione Cremona Sotterranea. Presso Palazzo Mina Bolzesi, infatti, nella suggestiva ghiacciaia, verrà proposto il Vespro della Beata Vergine in una versione tutta particolare e innovativa con Barocco Elettronico (18 e 19 giugno), dove voci, suoni e immagini porteranno lo spettatore a vivere una situazione singolarmente coinvolgente.

Barocco Elettronico
Barocco Elettronico

Una nuova proposta sonora e visiva un Monteverdi da ascoltare ma anche da vedere è inoltre #Monteverdiclandestino, con Sonar stromenti e figurar la musica (24 e 25 giungo), un tableau vivant, un lavoro di ricerca in cui la musica e il teatro si contaminano fondendosi in una performance unica. Grazie alla messa in scena di Teatri 35, prenderanno quindi vita e corpo alcuni quadri di Caravaggio recuperando così una teatralità in cui la plasticità corporea, colta nella sua intrinseca condizione di imperfezione, si mostrerà attraverso un gioco di luce e ombra.

Per le Residenze formative di Cremona Barocca è stata infine pubblicata una call rivolta a giovani musicisti del repertorio barocco e tardo rinascimentale per l’approfondimento della prassi esecutiva per voce e strumento, finalizzando lo studio alla realizzazione di una serie di concerti che sono inseriti nella programmazione ufficiale del festival. Realizzata in collaborazione con la Fondazione Ghislieri di Pavia, il Festival Ambronay e Rema (Réseau Européen de Musique Ancienne), in questa residenza i giovani musicisti che studieranno e soggiorneranno a Cremona, saranno guidati dai docenti delle Residenze e il percorso terminerà con un concerto in una suggestiva cornice della Chiesa barocca di S.Omobono. La Residenza vede la collaborazione con la Fondazione Ghislieri di Pavia, il Festival Ambronay e Rema (Réseau Européen de Musique Ancienne).

Per il programma completo del Monteverdi Festival consultare il sito: www.teatroponchielli.it.

Se hai letto questa news, ti potrebbero interessare anche

classica

A cent’anni dalla scomparsa di Giacomo Puccini il Festival di Torre del Lago firmato da Pier Luigi Pizzi

classica

Il 24 aprile una giornata di studi organizzata dall'Associazione Nazionale dei Critici Musicali in collaborazione con Lucca Classica Music Festival

classica

L'edizione 2024 delle Wiener Festwochen