L’ultima stagione di Lissner all’Opéra de Paris 

Nel cartellone della prossima stagione la conclusione della Tetralogia di Wagner e la novità Le soulier de satin di Dalbavie fra le numerose proposte 

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Stéphane Lissner (Foto Elisa Haberer)
Stéphane Lissner (Foto Elisa Haberer)

In partenza per il Teatro di San Carlo di Napoli, Stéphane Lissner presenta la sua settima e ultima stagione alla testa dell’Opéra national de Paris, prima di lasciare il testimone ad Alexander Neef in arrivo a da Toronto. 

Come da tradizione, grandi numeri anche per la prossima stagione, che, si auspica, non sarà azzoppata come quella attuale da scioperi e minacce epidemiche. Nella prossima stagione sono in programma 403 aperture di sipario di cui 163 per le rappresentazioni d’opera, divise fra 16 titoli di cui 12 nuove produzioni. Nel cartellone, che conferma le linee programmatiche seguite fin qua da Lissner, spicca una commissione, la terza dopo Trompe-la-Mort di Luca Francesconi da Honoré de Balzac e Berenice di Michael Jarrell da Jean Racine: si tratta di Le soulier de satin di Marc-André Dalbavie dalla celebre pièce di Paul Claudel. Il lavoro andrà in scena all’Opéra Bastille e avrà Luca Pisaroni, Eve-Maud Hubeaux, Max Emanuel Cenčić, Béatrice Uria-Monzon e Vannina Santoni fra gli interpreti. 

Dopo Rheingold Walküre presentate già alla fine della stagione attuale, nella nuova stagione si compirà il Ring des Nibelungen di Richard Wagner diretto da Philippe Jordan e allestito da Calixto Bieito con Siegfried Götterdämmerung. Nella stagione sono previsti anche due cicli completi in forma di festival wagneriano. In concomitanza è prevista anche la mostra “L’aventure du Ring en France”, che ricostruisce la storia del ciclo wagneriano a Parigi e in particolare all’Opéra dove venne presentato per la prima volta nel 1911. Per il repertorio tedesco, all’Opéra national tornano due collaudati allestimenti di Robert Carsen: Capriccio di Richard Strauss a Palais Garnier con la direzione di Marc Albrecht e Diana Damrau, Pavol Breslik, Ekaterina Gubanova e Günther Groissböck fra i protagonisti, e Die Zauberflöte all’Opéra Bastille con la direzione di Cornelius Meister con Cyrille Dubois, Stanislas de Barbeyrac, Julie Fuchs, Sabine Devieilhe, Alex Esposito e Florian Sempey. 

Molto ben rappresentato anche il repertorio italiano con un nuovo allestimento di Aida firmato da Lotte de Beer e con la direzione di Michele Mariott iche avrà come protagonisti Sondra Radvanovsky, Jonas Kaufmann, Elina Garanča e Ludovic Tézier. Riprese per La traviata nell’allestimento di Simon Stone e Il trovatore con la regia di Alex Ollé e la direzione di Nicola Luisotti e anche per la Tosca di Pierre Audi con la direzione di Giacomo Sagripanti e L’elisir d’amore nella collaudata produzione di Laurent Pelly e la direzione di Riccardo Frizza. Due le produzioni dalla tradizione operistica russa entrembi firmate da Dmitri Tcherniakov: una nuova produzione de La dama di picche di Čajkovskij con la direzione di Daniel Barenboim e Brandon Jovanovich, Violetta Urmana, Asmik Grigorian fra i protagonisti, e la ripresa di La fanciulla delle nevi di Rimsky-Korsakov con la direzione di Mikhaïl Tatarnikov e Marie-Nicole Lemieux e Aida Garifullina nel cast. Due soli i titoli francesi: Faust di Charles Gounod con la direzione di Lorenzo Viotti nella produzione firmata da Tobias Kratzer per il Covent Garden, e Carmen di Bizet nell’allestimento di Calixto Bieito con la direzione di Domingo Hindoyan con Clémentine Margaine, Elina Garanča, Varduhi Abrahamyan, Vittorio Grigolo, Charles Castronovo nei vari cast. 

Fra opera e performance, arriva anche a Parigi per 4 rappresentazioni 7 Deaths of Maria Callasdi Marina Abramović con musica originale di Marko Nikodijević e arie d’opera con l’Orchestra dell’Opéra national de Paris diretta da Yoel Gamzou. 

 

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