Il jazz italiano riparte da Vicenza

Il 15 giugno un concerto al Teatro Olimpico dedicato agli operatori sanitari con Fresu, Trovesi, Fasoli, Guidi, Aquino e Flo

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Paolo Fresu a Vicenza Jazz

Con il titolo Jazz Is Back! il mondo del jazz italiano rappresentato da I-Jazz – l’associazione che riunisce 60 festival e rassegne del nostro Paese – riparte lunedì 15 giugno (ore 21.00) dopo il blocco causato dall’emergenza Covid-19 con uno speciale concerto ospitato al Teatro Olimpico di Vicenza.

La serata vede impegnati alcuni dei protagonisti del jazz italiano quali il trombettista Paolo Fresu (in duo con il bandoneonista Daniele di Bonaventura), il sassofonista e clarinettista bergamasco Gianluigi Trovesi (in coppia con il pianista Umberto Petrin), testimone della tragedia che ha colpito la sua Nembro, il sassofonista veneziano Claudio Fasoli (con Paolo Birro al pianoforte) e il pianista umbro Giovanni Guidi, che si esibirà in trio con il trombettista Luca Aquino, e la cantautrice Flo.

Il pubblico presente all’Olimpico sarà costituito esclusivamente da operatori sanitari a cui il concerto sarà dedicato, ma sarà possibile seguire l’evento in diretta streaming sulle pagine social di Vicenza Jazz e in diretta televisiva su TVA (canale 10 del digitale terrestre per il Veneto, canale 273 per le province di Trento e Bolzano; canale 832 su satellite Sky e Tivù Sat), oltre che in generale sul web, tramite le app di TVA per Ios e Android.

Corrado Beldì, presidente di I-Jazz, sottolinea come «per i festival e le rassegne di tutta Italia sono stati mesi difficili con la paura di non poter ripartire ma anche occasione di serrare i ranghi su nuovi progetti di comunicazione, di sostenibilità, di formazione e di solidarietà: “Il jazz italiano per Bergamo” è stata una grande iniziativa unificante per il sistema dei festival I-Jazz. La ripartenza è una boccata d’ossigeno per tutti gli amici della filiera, tecnici, musicisti, organizzatori. Il 15 giugno finalmente ritorneremo a fare musica, in tutte le regioni, con l’entusiasmo di sempre e un ricco palinsesto che fa onore al mondo del jazz italiano».

«Durante questi lunghi mesi di lockdown abbiamo affrontato le rispettive solitudini nelle maniere più disparate» dice invece Paolo Fresu. «Personalmente ho reinventato una modalità di comunicare attraverso la rete con progetti pensati appositamente per me stesso e per gli altri. È stato un mio modo di vivere la musica con una lontananza e un abbandono utili per scoprirmi nonché per rivalutare il mio intimo rapporto con i suoni e con la creatività. Inoltre, una preziosa opportunità per riflettere sul quanto non possa fare a meno di musica e del soffio vitale della mia tromba e del mio flicorno. Il 15 giugno riapriranno le attività dello spettacolo dal vivo e suonerò al Teatro Olimpico di Vicenza ritrovandomi dopo mesi a essere me stesso e a ricoprire il ruolo per il quale ho deciso di fare musica nella vita: quello della comunicazione e della condivisione, dell’emozione e della complicità».

Benché molti cartelloni siano ancora in fase di completamento, l’estate jazzistica italiana si preannuncia tutt’altro che avara di appuntamenti, da nord a sud, in molti casi forte attrattiva per i flussi turistici della Penisola. Per il mondo del jazz italiano, insomma, sarà un’estate ricca di appuntamenti e, grazie alla forte voglia di ripresa e alla determinazione dell’intero settore, non di meno lo saranno anche i mesi autunnali e invernali.

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