Ancona celebra i cento anni di Franco Corelli

Le iniziative per ricordare il tenore

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Franco Corelli
Franco Corelli

Ancona si appresta a festeggiare il centenario del suo più noto figlio nell’arte della musica, Franco (all’anagrafe Dario) Corelli, nato nel capoluogo marchigiano l’8 aprile 1921. Cresciuto in un quartiere di estrazione popolare, atleta in una polisportiva locale, Corelli è considerato uno dei più grandi tenori di tutti i tempi.

Allievo del Liceo Musicale di Pesaro, Franco Corelli debuttò a Spoleto nel 1951 con Carmen, cantando subito dopo a Roma in Adriana Lecouvreur. Il suo esordio al Teatro alla Scala risale al 1954, quando si esibì a fianco di Maria Callas nella Vestale di Spontini. Da quel momento la sua carriera folgorante lo portò ad esibirsi nei maggiori teatri del mondo, accanto ad altri celeberrimi artisti, apprezzato per la bellezza del timbro, l’ampiezza della tessitura vocale, la nobiltà del fraseggio, la bravura nelle mezze voci e nei filati, e non ultimo per la  presenza scenica,  statuaria ed elegante.

La città natale, che ha dedicato al suo nome il teatro e dal 2004 il Premio Internazionale Corelli, che segnala un artista che abbia debuttato con successo in un ruolo durante la Stagione Lirica, premiandolo con una scultura originale ogni anno diversa, per il centenario della nascita sta organizzando una serie di iniziative, che confluiranno nella stagione lirica a fine estate. Tra i soggetti che vi parteciperanno  l’associazione Amici della Lirica, il Coro Vincenzo Bellini, l’Accademia Lirica di Osimo, il Museo Tattile Statale Omero, la SEF Stamura, società sportiva nella quale Franco Corelli da ragazzo militò con successo.

Le celebrazioni, già iniziate l’8 aprile con una conferenza ospitata sul canale Youtube del Museo Tattile Omero, avranno i momenti clou a partire dal  25 agosto, con il concerto di Juan Diego Florez, interprete di alcuni dei ruoli che furono di Franco Corelli, da Edgardo nella Lucia di Lammermoor al Faust di Gounod e al Werther di Massenet: “Floréz, che già nel 2004 cantò alla prima edizione del Premio Corelli – afferma Vincenzo De Vivo, Direttore Artistico della Stagione Lirica del Teatro delle Muse di Ancona – negli anni ha allargato il suo repertorio al melodramma romantico ed oggi si trova ad avere in comune col grande anconitano diversi ruoli, oltre ad alcune tra le più celebri romanze da salotto, di cui Corelli ha lasciato incisioni di assoluto riferimento”.

Il 29 e il 31 agosto prende il via la stagione lirica, per il secondo anno straordinariamente ospitata alla Mole Vanvitelliana, nota  anche come Lazzaretto,  e sviluppata come lo scorso anno nella formula originale di Kammeroper alla Mole, con opere di breve respiro e di rara esecuzione eseguite all’aperto, nella splendida cornice settecentesca della Mole.
Si parte con Il giovedì grasso o Il nuovo Pouceaugnac, farsa in un atto di Gaetano Donizetti e si prosegue il 5 e il 7 settembre con Il Conte Ugolino, dal XXXIII Canto dell’Inferno, sempre di Donizetti, nell’ orchestrazione di Marcello Pepe (prima esecuzione in epoca moderna della versione per voce e orchestra), omaggio alle celebrazioni dantesche,  e Gianni Schicchi di Giacomo Puccini.

Chiuderà questo intenso periodo, in data da destinare tra 8 e 10 settembre, un altro evento speciale, affidato al prestigioso Club dei 27 di Parma, capitale italiana della cultura 2020 e 2021.
Il Club dei 27 dedicherà una serata a Franco Corelli, grazie al rapporto fruttuoso tra il Club e l’Associazione Amici del Teatro delle Muse di Ancona, restituendo alla città di origine la prospettiva nazionale e internazionale del grande tenore.

 

 

 

 

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