Al via il Festival Verdi 2025

Si parte il 20 settembre con Verdi Off, mentre le nuove produzioni d’opera si avviano il 26 con Otello, seguito da Macbeth e Falstaff

19 settembre 2025 • 2 minuti di lettura

Otello – Festival Verdi 2025 (foto Roberto Ricci)
Otello – Festival Verdi 2025 (foto Roberto Ricci)

Un doppio anniversario segna l’edizione 2025 del Festival Verdi – arrivato alla sua 25a edizione – e di Verdi Off, manifestazione collaterale e complementare che da ormai dieci anni affianca il cartellone principale con proposte eclettiche e trasversali, con uno sguardo privilegiato un pubblico di giovani.

Si parte quindi il 20 settembre con la Verdi Street Parade, una festosa parata di spettacoli con Imaginarium Studio, Elodie Lebigre e gli Artisti del Carnevale di Viareggio, coinvolgendo oltre 1.000 artisti, ensemble corali e orchestrali, bande, cantanti, attori, ballerini, artisti di strada, acrobati e artisti visivi che animano il centro storico di Parma, mentre dal 21 settembre nella chiesa sconsacrata di Galleria San Ludovico spazio a Il sonno uccidesti, progetto artistico ispirato a Macbeth commissionato a Damiano Michieletto e Paolo Fantin.

Vendo al cartellone principale, il legame tra Giuseppe Verdi (1813 – 1901) e William Shakespeare (1564 – 1616) appare come il filo conduttore di questa edizione  del Festival Verdi, capace di emergere attraverso questa sorta di ideale dialogo tra i due artisti grazie alle le nuove edizioni critiche di Macbeth (versione 1847), Otello (1887) e Falstaff (1893), oggetto delle nuove produzioni proposte per questo 2025. Fulcro del festival di Parma e Busseto sono dunque i nuovi allestimenti di Otello (26 settembre, 5, 11, 19 ottobre, direttore Roberto Abbado, regia Federico Tiezzi, al debutto al Teatro Regio di Parma) e Macbeth, presentato nella versione del 1847 (27 settembre, 4, 9, 17 ottobre), direttore Francesco Lanzillotta, regia Manuel Renga, (al debutto nel titolo), realizzate nei laboratori del Teatro Regio, oltre al riallestimento di Falstaff (3, 12, 16 ottobre, direttore Michele Spotti, regia Jacopo Spirei).

Otello e Falstaff sono eseguiti per la prima volta in edizioni critiche (The University of Chicago Press e Casa Ricordi), curate rispettivamente da Linda B. Fairtile e Gabriele Dotto, mentre completano il programma i concerti della Messa da Requiem (18 ottobre) e del Gala Verdiano (10 ottobre), diretti da Robert Treviño e Paolo Carignani, insieme a Fuoco di Gioia (14 ottobre), gala lirico benefico con la partecipazione di alcuni dei più celebri interpreti verdiani organizzato dal Gruppo Appassionati Verdiani - Club dei 27 e al concerto di Michele Gamba con il Quartetto Luigi Magnani (2 ottobre).

Viene confermata anche “Ramificazioni”, la sezione del festival nata con l’obiettivo di stabilire relazioni e sollecitare confronti stimolanti con la produzione verdiana e il tema che ispira questa edizione – che vede al centro il rapporto tra Giuseppe Verdi e William Shakespeare – con uno sforzo importante si radica nella contemporaneità, presentando, in prima assoluta e in tre spazi differenti, quattro nuovi lavori di autori appartenenti a generazioni diverse.

Tutti i dettagli del Festival Verdi 2025 si possono scoprire qui.