Fiori folk per Veronique Chalot

Due ristampe di Materiali Sonori per (ri)scoprire la grande voce del folk revival francese.

GF

13 marzo 2025 • 2 minuti di lettura

Veronique Chalot
Veronique Chalot
chalot
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A quel punto la sua vita si snoda tra la Francia e L'Italia, base scelta Firenze. A Veronique non interessa tanto o solo esibirsi: le interessa il dialogo, l'associazionismo, il volontariato, il contatto con gli studenti e con le associazioni democratiche che lavorano sul territorio. Diventa un punto di riferimento e un tesoro vivente di conoscenza per quei canti bretoni, della Piccardi, dei Pirenei, provenzali che rivelano una formidabile polpa sonora” spesso lambendo le regioni oscure di quelle che gli anglosassoni chiamano “murder ballads”, altrettanto spesso creando affondi significativi e raccordi con la musica antica caduta nel dimenticatoio.

Un giorno incontra gli allora assai giovani musicisti e ricercatori che fanno capo alla nascente Materiali Sonori: ne nasce un rapporto semplice e diretto, un idem sentire che la porta a registrare due dischi capolavoro, curati dal compianto Luciano Morin: J’ai vu le loup , 1978, e A l'entrée du temps clair, 1979.

La accompagnano due diverse formazioni, entrambe assai valide e sulla medesima lunghezza d'onda della grande Chalot.

chalot
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Non sono mai passati di moda quei due dischi: ma la bella notizia è che ora per la prima volta Materiali Sonori ha ristampato entrambi i lavori in compact disc. Bella e curiosa scelta, in un momento in cui si ristampa, a carissimo prezzo, quasi solo su lp. E un bel regalo per chi ama la praticità degli ormai “storici" compact disc da modernariato.

Chalot, poi, tenne centinaia di concerti, partecipò alla fondazione dell’Atelier musicale di Danze tradizionali "Incontro dei Gruppi di Ricerca Etno-Musicale" (con musicisti e danzatori da Francia, Italia, Irlanda), e la ritroviamo nel Centro Culturale di Firenze F.L.O.G per la documentazione e la diffusione delle tradizione popolare.

In Francia torna nel 1989, si stabilisce tra Tolosa e i Pirenei, e a quel punto focalizza studi e musica sulla musica antica e di corte. Nel 1999 crea l'ensemble Volubilis , dedito a note medievali e del Rinascimento, ben testimoniate nell'incisione Entre cours et jardins per la Arc en Ciel, del 2000. Prima ancora c’era stato il Vexiana Duo , a caccia di radici musicali, con la grande violista da gamba Brigitte Grenet.