Capolavori in archivio
Un nuovo disco raccoglie le ultime prove in studio dell'E.S.T. Trio del compianto Esbjörn Svensson.
21 settembre 2012 • 1 minuto di lettura

Esbjörn Svensson Trio 301 Act, distr. Egea "301" è il nome dello studio di Sydney che ha fatto appena in tempo a raccogliere le ultime, grandi, prove dell'E.S.T Trio, prima della tragica scomparsa del pianista Svensson, una delle vere teste pensanti del jazz affacciato sul terzo millennio. Tant'è che i due compagni di palco, Dan Berglund al contrabbasso e all'elettronica, e Magnus Östrom alla batteria e all'elettronica "povera", oggi hanno inaugurato carriere soliste che approfondiscono le intuizione geniali di Svensson: creare una musica egualmente calata nel jazz di confine, nel lirismo più cantabile del "trio jazz con piano" classico e nei soundscape più avventurosi del rock contemporaneo. Se tornano i conti, dovrebbero esserci ancora altre sostanziose avventure sonore da quelle benedette ed ultime nove ore di materiale dagli studi australiani: speriamo che saltino fuori, perché già questo 301 che fa seguito al notevole Leucocyte è un altro tassello strabiliante e compiuto della musica secondo E.S.T. Lunghi pedali sonori increspati da ronzii e glitch elettronici, melodie di una bellezza sorgiva che sembrano scaturire dal nulla, fratture soniche e improvvisazioni ai bordi del "rumore creativo" come pensarono, tanti anni fa, quei retrofuturisti dei Can. Quasi un capolavoro, insomma.