Una schiava di nome Devia

Genova il soprano ha debuttato come Liù

Recensione
classica
Teatro Carlo Felice Genova
Giacomo Puccini
19 Aprile 2012
Dopo aver impersonato con successo le grandi regine donizettiane, Mariella Devia si è calata nei panni della schiava Liù. Il suo debutto nella “Turandot” pucciniana, ieri sera, al Carlo Felice, è stato accolto con calorosissimi e meritati applausi. Il Teatro genovese ha riproposto l’estremo capolavoro di Puccini nella ormai storica rilettura registica di Giuliano Montaldo, costruita sulle ampie e imponenti scene di Luciano Ricceri. Una Pechino imperiale austera e di bell’impatto visivo, con un’azione ben organizzata che sfrutta alla perfezione le potenzialità offerte dall’ampio palcoscenico del Carlo Felice. Sotto il profilo musicale, “Turandot” è partitura assai complessa, con un’orchestra piena e debordante, una coralità vocale impegnativa e una scrittura solistica portata spesso a estremizzare le tessiture. Il giovane Marco Zambelli, sul podio dei complessi genovesi, ha tenuto l’insieme con sufficiente tranquillità, dato respiro agli slanci lirici, reso con vigore gli scatti drammatici. Non sempre si è avvertito un equilibrio fonico che del resto è raro ritrovare in “Turandot”. Nel cast, accanto a Mariella Devia che ha assicurato alla povera Liù una vocalità di rara eleganza nel portamento si è apprezzata la prova di Giovanna Casolla che ha risolto con autorevolezza e intelligenza espressiva la parte della gelida Turandot. Il tenore Antonello Palombi ha voce da vendere: il suo Calaf è risultato generoso, soverchiante, il che gli ha garantito, dopo il “Nessun dorma” l’applauso convinto del pubblico. Bene, infine, Ping, Pong e Pang, nell’ordine, Giovanni Guagliardo, Enrico Salsi e Manuel Pierattelli.

Interpreti: Giovanna Casolla, Massimo La Guardia, Alessandro Guerzoni, Antonello Palombi. Mariella Devia, Giovanni Guagliardo, Enrico Salsi, Manuel Pierattelli, Fabrizio Beggi

Regia: Giuliano Montaldo

Scene: Luciano Ricceri

Costumi: Elisabetta Montaldo Bocciardo

Coreografo: Giovanni Di Cicco

Orchestra: Fondazione Teatro Carlo Felice

Direttore: Marco Zambelli

Coro: Fondazione Teatro Carlo Felice

Maestro Coro: Marco Balderi

Luci: Luciano Novelli

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