Un "Tristano" intimista

Una Fura dels Baus insolita

foto Stofleth
foto Stofleth
Recensione
classica
Opéra de Lyon Lyon
Richard Wagner
04 Giugno 2011
Un successo calorosissimo ha accolto la prima della nuova produzione di "Tristano e Isotta" all’Opera di Lione. L’impostazione della regia di Àlex Ollé della Fura dels Baus, pur partendo dall’idea che il dramma dei due amanti sia un dramma totalmente interiore e come tale debba essere rappresentato, ha saputo conferire alla recitazione dei personaggi una naturalezza realistica che ha reso psicologicamente plausibili anche quei momenti del libretto che rasentano il ridicolo. Pertanto, l’effetto di sospensione dal reale che ogni realizzazione del "Tristano" dovrebbe trasmettere, si evinceva dall’apparato scenico, capace con pochi accorgimenti di creare una magica cassa di risonanza per la musica e l’azione. Le proiezioni video di Franc Aleu amplificavano con discrezione i movimenti dell’animo dei protagonisti, le luci di Albert Faura isolavano giustamente i due amanti dalla sfondo sempre nero del mondo esterno, mentre l’enorme sfera ideata da Alfons Florès riusciva a simboleggiare con immediata efficacia i mutamenti del dramma: nel primo atto aleggia fatale sul capo dei protagonisti, nel secondo è abitata all’interno come un guscio che separa dal mondo, nel terzo è girata di 180 gradi e schiaccia il povero Tristano morente. Eccellente anche la compagnia di canto, su cui svettavano Ann Petersen nei panni di Isolde e Christof Fischesser come Marke. Clifton Forbis, ingiustamente fischiato da alcuni loggionisti per la sua vocalità un po’ irregolare, ha offerto un Tristano dolente e credibile, di grande impatto drammatico nell’ultimo atto. A coronare il trionfo di questa felice produzione è stata la prestazione sul podio di Kirill Petrenko, capace di animare con il suo gesto vitale e appassionato una partitura che pur votata al nulla e alla notte è pur sempre un inno all’amore.

Interpreti: Clifton Forbis : Tristan Ann Petersen : Isolde Christof Fischesser : Le roi Marke Jochen Schmeckenbecher : Kurwenal Stella Grigorian : Brangäne Nabil Suliman : Melot Viktor Antipenko : Un jeune marin/Un berger Laurent Laberdesque : Un pilote

Regia: La Fura dels Baus / Alex Ollé

Scene: Alfons Florès

Costumi: Josep Abril

Orchestra: Orchestre et Choeurs de l'Opéra de Lyon

Direttore: Kirill Petrenko

Maestro Coro: Alan Woodbridge

Luci: Albert Faura

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