Trouveur Valdotèn, la sincera famiglia folk
Il quartetto a conduzione familiare ammalia il Borgo Medievale torinese.
27 agosto 2008 • 2 minuti di lettura
Gong Torino
Tappa intermedia del festival tardoestivo Gong, il concerto dei Trouveur Valdotèn è stato un piccolo successo folk nella maestosa stagione rock torinese: Borgo Medievale gremito fino all'ultima nota della famiglia Boniface, che ha presentato il recente "Cromozome" - culmine di trent'anni di carriera. Il folk revival del gruppo assume pieghe sempre più eleganti, grazie all'apporto stilistico e soprattutto tecnico dei figli Rémy e Vincent - anche spesso impegnati in un proprio duo, quando Vincent non vola sul trapezio delle mescolanze con gli Abnoba. In effetti, in mancanza di una vera e propria sezione ritmica, il quartetto si divide a metà: sezione revival (Sandro e Liliana) e sezione virtuosistica (Rémy e Vincent), dosando con classe i diversi ruoli e tempi, alternando momenti più lirici ed evocativi ad altri in cui gli intrecci strumentali (violino-organetto, clarinetto-organetto, violino-sax...) portano il mood del pezzo verso altri lidi. La voce di Liliana Bertolo si conferma come forse la più bella di tutto il folk italiano: limpida, decisa e sincera, lontana - nonostante l'appartenenza sentita alle proprie radici - tanto da ogni sofisticazione quanto da ogni eccesso di purismo anacronistico. È la sua voce, e porta in dono il proprio (e del gruppo) passato di ricerca musicale ad Aymaville, nella Val di Cogne e in tutta la piccola regione: c'è molto francese e franco-provenzale nelle monferrine e negli altri balli, e le composizioni dei singoli Trouveur sono per lo più strumentali e vivaci, seppur in stile assolutamente tradizionale. Il pubblico ascolta rapito i canti d'argomento triste - molti morti tragicamente, nei testi - e scherzoso - anche molto vino! - trasportato dai cambi ritmici dell'ensemble a conduzione familiare. Ed è un successo fino all'ultima nota.
Interpreti: Liliana Bertolo (voce), Alessandro Boniface (organetto, fisarmonica), Rémy Boniface (organetto, violino, tamburo di Cogne), Vincent Boniface (organetto, violino, sax, clarinetto, piffero, cornamusa)