Tori di tutto il mondo, unitevi

Per Torinodanza al Teatro Regio uno sguardo disincantato e nuovo sulla corrida.

Recensione
classica
Teatro Regio Torino
06 Settembre 2008
Hai voglia a protestare. E’ più facile che il governo Zapatero decida da un giorno all’altro di chiudere tutte le chiese cattoliche di Spagna piuttosto che porre mano alla corrida, se non abolendola (business is business) quantomeno trasformandola in spettacolo incruento, non il massacro abituale. Lotta impari fra tori e toreri, è noto, poiché animali spaventati, feriti e spesso drogati si “matano” con facilità. Capita, comunque, che un torero sia infilzato e ci resti. Ed è a sei tori che hanno ucciso toreri, e in generale al rito della corrida, che è dedicato Arena, lo spettacolo di Israel Galván che ha inagurato Torinodanza al Teatro Regio, nell’ambito di MITO. Questo coreografo e danzatore spagnolo è diventato celebre per l’innovativo approccio all’arte del flamenco: ha una tecnica splendida (velocissimo, mirabile il suo zapateado), la piega a una gestualità contemporanea, racconta storie nuove oppure esorcizza la pesantissima tradizione spagnola. Ad esempio la corrida. Fa scorrere in video, acutamente, immagini non dell’arena bensì del pubblico: che fuma sigari, agita ventagli, beve Coca Cola, ride, applaude di fronte alla mattanza. E poi, accompagnato da un virtuoso gruppo di musicisti e cantanti, si cala nella pelle dei tori che ribaltarono la sentenza. Tra questi Granaino, che a las cinco de la tarde di un giorno del 1934 ammazzò Ignacio Sánchez Mejías e fece scrivere a Garcia Lorca versi immortali. Sei quadri, diversi nell’assetto ma legati da un’attenzione estetica (non etica, precisa il coreografo) verso vita e morte, arte e violenza, coraggio e dolore. Sei quadri forse da sveltire un poco. Ricordi Galván: le cornate sono fulmini, in un secondo si passa dalla luce all’ombra.

Interpreti: Coreografia e interpretazione: Israel Galván con Diego Carrasco, David Lagos,canto Diego Amador, pianoforte Alfredo Lagos, chitarra Bobote & El Eléctrico, palmas,jaleo, pataíta Mercedes Bernal, cornamusa del Gastor

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Piace l’allestimento di McVicar, ottimo il mezzosoprano Lea Desandre