Se Figaro usa le spade laser

Riuscitissimo il nuovo allestimento delle Nozze di Figaro dal Teatro Comunale di Bologna

Le nozze di Figaro (Foto Andrea Ranzi)
Le nozze di Figaro (Foto Andrea Ranzi)
Recensione
classica
Comunale Nouveau, Bologna
Le nozze di Figaro
18 Maggio 2023 - 23 Maggio 2023

Una turbinosa, folle giornata, rappresentata in un allestimento frizzante e agile: sono le Nozze di Figaro in scena al Teatro Comunale di Bologna firmate da Alessandro Talevi. Gli elementi imprescindibili al procedere di azioni ed equivoci ci sono tutti (porte, sedute, spilloni, sigilli e chiavi), ma poi l’impianto registico sposta l’azione in un vago presente sgargiante (soprattutto nei costumi di Stefania Scaraggi) e puntellato da spade laser e proiezioni. Le gestualità sceniche e le interazioni tra i personaggi sono tutte ben curate, nulla è lasciato al caso, e il risultato è un’ilarità continua in sala, espressa dal pubblico da sonore risate.

Cecilia Molinari è un Cherubino agilissimo, di lei si apprezzano anche gli abbellimenti non scontati, oltre che una presenza scenica ammirevole. Mariangela Sicilia, interprete della Contessa d’Almaviva, delinea il personaggio con grande garbo e delicatezza: il suo timbro caldo e rotondo, i suoi filati precisi, la sua calibrata gestione delle dinamiche la confermano un’artista di gran pregio. Il Conte d’Almaviva è Vito Priante, ben calato nel ruolo e bravo nell’equilibrare le varie sfumature del suo personaggio, dal comico, al faceto, all’iracondo.

Eleonora Bellocci piace nei panni di Susanna: vezzosa sì, ma senza eccessi, con la sua bella voce piena per tutta la tessitura. Figaro era Davide Giangregorio, interprete accattivante e dal fare carismatico.

Aspetto molto apprezzabile dell’allestimento è stata anche l’estrema caratterizzazione anche di tutti gli altri personaggi che frullano: frizzantissima la Marcellina di Laura Cherici, sorprende il Bartolo “finto invalido” di Francesco Leone, sempre comicissimo Paolo Antognetti (qui nei panni di Basilio), Patricia Fodor ha il perfetto physique du rôle per Barbarina.

Il direttore Martijn Dendievel, giovanissimo, cura il suono orchestrale (in buca c’era come di consueto l’Orchestra del Teatro Comunale) con grande precisione e fermezza. Insomma, un allestimento riuscitissimo, testimoniato anche dal quasi tutto esaurito della sala. Recite fino a martedì 23 maggio.

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