Ritorno al monodramma

La Cassandra di Jarrell al Teatro Comunale di Bologna

Recensione
classica
Teatro Comunale di Bologna Bologna
Jarrell
31 Ottobre 2014
I compositori d’oggi cercano strade alternative per tenere in vita quel genere un po’ démodé ch’è l’opera in musica e i teatri d’opera si rivolgono a loro nella disperata ricerca di nuovi titoli che possano interessare il vecchio pubblico. Le soluzioni nuove sono però spesso antiche: come il monodramma per voce recitante e orchestra, che ha le sue radici nel pieno Settecento. La formula funziona bene ancor oggi, evitando il matrimonio sempre imperfetto fra canto e nuove istanze compositive, e relegando la musica a serva della parola. Ciò consente poi di sfruttare fino in fondo la potenza evocativa di testi che, se cantati, giungerebbero imperfetti all’orecchio del pubblico. Il monodramma “Cassandra” di Michael Jarrell (1994), presentato nella stagione operistica del Teatro Comunale di Bologna, si avvale dell’omonimo racconto di Christa Wolff, recitato in traduzione italiana da Anna Clementi con accenti rassegnati, scevri da enfasi: la sfortunata eroina troiana vi è colta nelle sue ultime ore di vita, dopo lo stupro inflittole da Aiace, in un turbinio di pensieri presenti che s’intrecciano con i ricordi del passato. Fiumi di parole scorrono sopra un tappeto strumentale; o meglio sarebbe dire che la musica scivola discreta sotto le parole, spesso indifferente a quanto esse proferiscono, e solo di rado esprime una propria personalità. In primo piano, nella produzione di Pamela Hunter, stanno comunque le immagini: allusive istantanee della vecchia DDR s’intrecciano con gesti e pantomime di moderni figuranti evocati dalla recitazione verbale dell’attrice, continuamente amplificata nella proiezione live sullo schermo. Una non-opera, in definitiva, che non manca di momenti toccanti, vuoi per i ricordi strazianti di Cassandra, vuoi per le immagini che ad essi corrispondono.

Note: Produzione e allestimento Nimrod Opera Zürich. Collaborazione Teatro Comunale di Bologna e Fondazione Teatro Rossini di Lugo.

Interpreti: Anna Clementi (voce solista), Francesco Giomi (regia del suono), Francesco Canavese (informatica musicale), Dalibor Pys (realizzazioni video), Michaela Pysova (video mix).

Regia: Pamela Hunter

Orchestra: Orchestra del Teatro Comunale di Bologna

Direttore: Rossen Gergov

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

classica

Napoli: per il Maggio della Musica

classica

Nuova opera sul dramma dell’emigrazione

classica

Al Theater Basel L’incoronazione di Poppea di Monteverdi e il Requiem di Mozart in versione scenica