Nel buio hangar delle anime

A Strasburgo "Quai Ouest" di Campo da Koltès.

SN

28 settembre 2014 • 2 minuti di lettura

Opéra national du Rhin

Mentre l’opera nostrana si dibatte in una crisi sempre più sistemica frutto certamente delle incertezze finanziarie, e anche di gestioni artistiche deboli e di un pubblico spesso latitante (tutto si tiene!), oltre frontiera il genere continua a dare segni di vitalità. Anche Strasburgo pensa al futuro e apre la sua stagione con la novità “Quai Ouest” da un testo teatrale del classico contemporaneo Koltès. La scena è un grande hangar in disarmo, “luogo dell’anima dove tutti entreranno per cercare l’oscurità, la grande ombra o sciogliere le loro crisi, le loro inquietudini”, secondo Chéreau, primo regista della pièce nel 1986. Ci arriva Koch, un uomo che ha perso tutto, per cercarci la morte e affonda nel baratro etico del mondo di marginali che lo abita: il violento Fak, l’arido Rodolfe e la moglie mercenaria Cécile, genitori della fragile Claire, ambiguamente attratta dal fratello Charles, bruciato invece dal desiderio per l’angelo sterminatore Abad. Dell’originale di Koltès, il libretto mantiene intatto il linguaggio scabro e sospeso, oltre ai numerosi nodi drammaturgici irrisolti. Régis Campo vi costruisce una partitura accattivante e abile, orchestrata sontuosamente con innesti insoliti di chitarra elettrica e sintetizzatori in un organico tradizionale. L’incalzante susseguirsi dei dialoghi della prima parte è risolto con uno stile che rimanda a Janácek nell’equilibrato intreccio fra parola cantata e articolato strumentale, mentre i lunghi monologhi interiori e gli ensemble della seconda parte vengono espressi con un’enfasi lirica che evoca certo Debussy. Ottime le prove dell’Orchestra di Mulhouse e del Coro dell’Opéra du Rhin come di tutti gli interpreti in scena, guidati da una regia pertinente. Caldi applausi e chiamate del pubblico numeroso della prima.

Note: Prima rappresentazione assoluta. Commissione dell’Opéra national du Rhin di Strasburgo in coproduzione con lo Staatstheater Nürnberg. Date rappresentazioni: 27, 30 settembre e 2 ottobre. A Mulhouse il 2 ottobre. A Norimberga dal 17 gennaio 2015.

Interpreti: Paul Gay (Maurice Koch), Mireille Delunsch (Monique Pons), Marie-Ange Todorovitch (Cécile), Hendrickje Van Kerckhove (Claire), Christophe Fel (Rodolfe), Julien Behr (Charles), Fabrice di Falco (Fak)

Regia: Kristian Frédric

Scene: Bruno de Lavenère

Costumi: Gabriele Heimann

Orchestra: Orchestre symphonique de Mulhouse

Direttore: Marcus Bosch

Coro: Choeurs de l'Opéra national du Rhin

Maestro Coro: Sandrine Abello

Luci: Nicolas Descoteaux