Mezzo Edipo

A Francoforte l'"Oedipe" di Georges Enescu.

SN

09 dicembre 2013 • 2 minuti di lettura

Oper Frankfurt

George Enescu

08/12/2013 - 08/12/2013

Persa oramai la carica incendiaria degli esordi dopo più di trent'anni di mestiere, il regista Hans Neuenfels ha mantenuto tuttavia un certo gusto beffardo e un approccio, per così dire, creativo alla drammaturgia originale dei lavori che mette in scena. In questo senso, il suo ultimo spettacolo visto all'Oper Frankfurt illustra bene la sua tendenza più recente: dell'"Oedipe" concepito da Enescu non rimangono che i primi tre atti (eseguiti senza interruzioni) che corrispondono all'"Edipo re" della fonte sofoclea, mentre vengono tagliati i due atti conclusivi (ossia l'"Edipo a Colono"). In controtendenza sui tempi, all'originale francese preferisce una nuova versione (la prima mai realizzata) tedesca, lingua più adatta di quelle romanze a definire in maniera più precisa la semantica del testo. Infine, per dare un tocco ancor più personale, fa proiettare qua e là commenti fra il filosofeggiante e il dissacrante in ossequio all'inevitabile e ineliminabile straniamento epico. Altrimenti, la messa in scena segue un percorso lineare e senza sorprese della vicenda di Edipo, dalla nascita all'accecamento autoinflitto presa coscienza della vera identità e dell'involontario incesto. La tragedia dell'inconsapevolezza si consuma nella suggestiva scena ricoperta di formule scientifiche di Rifail Ajdarpasic. Di Elina Schnizler sono i costumi realizzati con estro creativo e qualche stravaganza. Scontando la mutilazione di mezza partitura, musicalmente il risultato è di grande valore. La direzione di Alexander Liebreich dà il giusto rilievo alle sinuose linee melodiche di Enescu e alla plasticità dei frequenti interventi corali. Ottimi orchestra, coro e il composito cast, sul quale si impone l'Edipo di Simon Neal reso con grande vigore e il necessario spessore tragico. Accoglienza calorosa.

Note: Nuova produzione dell’Oper Frankfurt. Altre rappresentazioni: 12, 18, 22, 28 dicembre, 3 e 5 gennaio 2014.

Interpreti: Simon Neal (Oedipe), Magnús Baldvinsson (Tiresias), Dietrich Volle (Créon), Michael McCown (Il pastore), Vuyani Mlinde (Il sommo sacerdote), Kihwan Sim (Phorbas), Andreas Bauer (Il guardiano), Hans-Jürgen Lazar (Laios), Tanja Ariane Baumgartner (Jocaste), Katharina Magiera (La Sfinge), Britta Stallmeister (Antigone), Jenny Carlstedt (Merope)

Regia: Hans Neuenfels

Scene: Rifail Ajdarpasic

Costumi: Elina Schnizler

Orchestra: Frankfurter Opern- und Museumsorchester

Direttore: Alexander Liebreich

Coro: Chor und Extra-Chor der Oper Frankfurt

Maestro Coro: Matthias Köhler

Luci: Olaf Winter