L'orrendo foco non divampa

A Trieste "Il trovatore" inaugura con un sobrio allestimento ma qualche limite musicale.

Recensione
classica
Teatro Verdi Trieste
Giuseppe Verdi
18 Novembre 2009
Con un nuovo allestimento de "Il trovatore", in coproduzione con Opéra Royal de Wallonie, il Verdi di Trieste ha aperto la stagione lirica 2009/2010 con l'impegno a continuare, anche prepotentemente, la propria attività in difesa della cultura, malgrado i devastanti tagli nei finanziamenti pubblici: questo ha promesso il sovrintendente Giorgio Zanfagnin in un messaggio letto in apertura di serata, per ricordare che il teatro sta facendo enormi sforzi per assicurare i livelli che lo hanno finora contraddistinto. Sforzi e, naturalmente, grandi economie che però, applicate alla realizzazione scenografica del capolavoro verdiano, non hanno assolutamente inficiato il risultato artistico: la regia di Stefano Vizioli, le scene e i costumi di Alessandro Ciammarughi, sono stati più che gradevoli, nelle lineari uniformi dei soldati e nei più coloriti drappi dei compagni di Azucena, nella semplicità dei due elementi torreggianti che sottolineavano di volta in volta l'ambientazione zingaresca o militaresca dell'azione. Fare bene con poco vuol dire però lasciare ancora più spazio alla parte musicale dell'opera, ma qui il risultato non è stato del tutto convincente. Non molto precisa la direzione di Maurizio Barbacini, che ha spinto al galoppo la valida orchestra del Verdi ma ha rischiato di disarcionare i cantanti, spesso in ritardo sulla parte strumentale. E lo stesso cast vocale ha avuto alti e bassi: dalla zingara di Mariana Pentcheva eccessiva nei vibrati, al Manrico di Francesco Hong più attento alla potenza nel registro acuto - a cominciare dall'osannato do della celebre "Di quella pira" - che alla pastosità del timbro. Meglio la Leonora di Tatiana Serjan e, soprattutto, l'interpretazione di Alberto Gazale, con il giusto colore vocale per la figura del Conte di Luna.

Interpreti: LEONORA Tatiana Serjan (18, 21, 24, 28/XI - 9/XII) Rachele Stanisci (20, 22, 27/XI - 10/XII) MANRICO Francesco Hong (18, 21, 24, 28/XI, 9/XII) Rubens Pelizzari (20, 22, 27/XI, 10/XII) IL CONTE DI LUNA Alberto Gazale (18, 21, 24, 28/XI, 9/XII) Claudio Sgura (20, 22, 27/XI, 10/XII) AZUCENA Mariana Pentcheva (18, 21, 24, 28/XI, 9/XII) Andrea Ulbrich (20, 22, 27/XI, 10/XII) FERRANDO Carlo Cigni (18, 21, 24, 28/XI, 9/XII) Enrico Giuseppe Iori (20, 22, 27/XI, 10/XII) INES Alice Quintavalla RUIZ Antonello Ceron UN MESSO Daniel De Vicente UN VECCHIO ZINGARO Giovanni Alberico Spiazzi (18, 21, 24, 28/XI, 9/XII) Giovanni Palumbo (20, 22, 27/XI, 10/XII)

Regia: Stefano Vizioli

Scene: Alessandro Ciammarughi

Costumi: Alessandro Ciammarughi

Orchestra: Orchestra del Teatro Lirico "Giuseppe Verdi" di Trieste

Direttore: Maurizio Barbacini

Coro: Coro del Teatro Lirico "Giuseppe Verdi" di Trieste

Maestro Coro: Lorenzo Frattini

Luci: Franco Marri

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