La verità dietro la bellezza

'Il Trionfo del Tempo e del Disinganno' di Haendel alla Staatsoper di Berlino

Recensione
classica
Staatsoper Berlin Berlino
Georg Friedrich Haendel
15 Gennaio 2012
La Bellezza, lusingata dal Piacere, vorrebbe conservare per sempre il suo splendore. Ma non riesce a resistere al Tempo, che assieme al Disinganno man mano le rivela la verità dietro le apparenze. Con il suo oratorio Haendel nel primo Settecento accontentò la Chiesa Cattolica, che a Roma aveva proibito tutte le rappresentazioni di opere liriche. E dietro la facciata moraleggiante ci fa scoprire un conflitto attuale più che mai nella nostra società edonistica. Il regista Jürgen Flimm, sovrintendente della Staatsoper di Berlino, 'a casa sua' rievoca il 'glamour' degli anni Trenta o Quaranta dello scorso secolo. La Bellezza, il soprano Sylvia Schwartz trasformata in una vamp biondo platino, incontra i suoi antagonisti in un bar elegante ispirato al leggendario locale La Coupole a Parigi. La sua voce rivela una ricca gamma di colori, fino alla struggente aria finale della Bellezza pentita diventata monaca. Brava anche il soprano lettone Inga Kalna nel ruolo del Piacere che commuove il pubblico con un'interpretazione intensa dell'aria "Lascia la spina". Anche Il tenore Charles Workman (Tempo) e il mezzo-soprano Delphine Galou (Disinganno) esprimono grande versatilità nei duetti e quartetti. Sono accompagnati da 'Les Musiciens du Louvre', un ensemble formidabile di musica barocca, sotto la guida di Marc Minkowski. Con lo stesso allestimento ma con un altro cast questo "'Trionfo" è già andato in scena a Zurigo, dove Minkowski ha diretto l'orchestra La Scintilla.

Interpreti: Bellezza: Sylvia Schwartz Piacere: Inga Kalna Tempo: Charles Workman Disinganno: Delphine Galou

Regia: Jürgen Flimm

Scene: Erich Wonder

Costumi: Florence von Gerkan

Orchestra: Les Musiciens du Louvre

Direttore: Marc Minkowski

Luci: Martin Gebhardt, Sebastian Alphons

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