Impressioni contemporanee

Record di spettatori ed entusiasmo per la Musica Nuova al Festival di Donaueschingen

Recensione
classica
Donaueschinger Musiktagen 2008 Festival für Neue Musik
18 Ottobre 2008
Record di 10000 spettatori, di cui molti giovani, per l’edizione 2008 delle Donaueschinger Musiktage, svoltesi dal 17 al 19 ottobre. Le melodie di ben 21 composizioni, tra prime assolute e prime esecuzioni, sono risuonate per complessive 22 ore di musica nella città tedesca di Donaueschingen. Il primo concerto, con protagonista il dinamico 83enne Pierre Boulez alla guida dell’orchestra sinfonica della radio SWR, ha aperto lo storico festival di musica contemporanea con una affermazione politica tramite la composizione „Ich und du“ di Isabel Mundrys. Già questo primo appuntamento ha dimostrato che la Musica Nuova, se pure in una dimensione estetica senza tempo, serve come orientamento del passato. Addirittura da un Enno Poppe, di cui si sono già ascoltate alcune imprese audaci, non ci si sarebbe aspettati che si rinnegasse in una costruzione orchestrale tradizionale, in cui il pubblico ha potuto riconoscere gesti e forme quasi classiche. Dove sia diretta la musica contemporanea non è chiaro: l’esecuzione di „Figures – Doubles – Prismes” del 1964 di Boulez ha dimostrato a Donaueschingen quanto moderna possa risuonare ancora oggi l’avanguardia di quegli anni. Nella maratona-concerto durata sette ore si sono esibiti i tre ensemble moderni di Vienna. Francoforte e Parigi che hanno eseguito due volte lo stesso pezzo con due diverse interpretazioni. Idea originale: peccato che il progetto fosse di gran lunga migliore delle musiche eseguite. Invece particolarmente apprezzati “Cire perdue” dell’argentino Eduardo Moguillansky, i cui suoni frammentari, silenziosi e sottili hanno ricordato la musica di Helmut Lachenmann. La composizione "Chronos-Aion" di Ferneyhoughs, non è stata molto apprezzata, vuoi per la sua complessità o perchè dopo dodici pezzi il pubblico era già esausto.

Interpreti: Vari

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