Il successo di Lucrezia

Padova: Donizetti con giovani cantanti e Tiziano Severini in stato di grazia

Recensione
classica
Teatro Verdi Padova
Gaetano Donizetti
20 Settembre 2013
Il Teatro Verdi di Padova inaugura quest'anno la sua stagione lirica autunnale con eccezionale anticipo, negli ultimi giorni d'estate. Ma la scelta è stata felicissima: accattivante il titolo, individuato in una "Lucrezia Borgia" donizettiana tutt'altro che scontata, e di alto profilo il cast tutto italiano radunato per l'occasione. Quattro protagonisti vocali under 30, perfettamente a loro agio nelle rispettive parti: Mirco Palazzi affronta Alfonso con la perizia belcantistica che gli è nota (ottime le variazioni nella cabaletta), Teresa Iervolino affida a Maffio la sua calda voce mezzosopranile con scafata disinvoltura, Francesca Dotto pare sulle prime una Lucrezia vocalmente debole, ma cresce nel corso dell'opera fino a un rondò finale di grande forza espressiva, Paolo Fanale realizza un Gennaro praticamente perfetto, per eleganza di emissione, sempre controllatissima, senza una forzatura, una sbavatura, un cedimento, confermandosi tenore protoromantico di primissimo ordine. Ma il risultato complessivo non sarebbe stato forse tale se a sostenere il palcoscenico con attenzione sempre vigile e consapevolezza stilistica consolidata non fosse sovvenuta la bacchetta di Tiziano Severini, che ha retto la partitura con vero amore anche nelle sue parti più deboli. Meno apprezzato, invece, l’apporto del coro e delle tante parti di contorno. Quanto all’allestimento, la regia di Giulio Ciabatti ha condotto l’azione con la più semplice adesione alle necessità del dramma, all’interno di una scenografia minimale ma efficace e con l’apporto di costumi eleganti e pertinenti: una vera rarità, di questi tempi! Insomma, uno spettacolo “come ha da essere”, di quelli che è ormai impossibile sperare di trovare in un teatro di prim’ordine, e per il quale siamo grati a tutti gli artisti.

Note: Nella foto: Francesca Dotto e Paolo Fanale (© Giuliano Ghiraldini).

Interpreti: Francesca Dotto (Lucrezia), Teresa Iervolino (Maffio), Paolo Fanale (Gennaro), Mirco Palazzi (Alfonso), Vittorio Zambon (Liverotto), Wiliam Corrò (Gazella), Gabriele Nani (Petrucci), Orfeo Zanetti (Vitellozzo), Andrea Zaupa (Gubetta), Matteo Mezzaro (Rustighello), Massimiliano Catellani (Astolfo)

Regia: Giulio Ciabatti

Scene: Roberta Volpe

Costumi: Lorena Marin

Orchestra: Orchestra di Padova e del Veneto

Direttore: Tiziano Severini

Coro: Coro Città di Padova

Maestro Coro: Dino Zambello

Luci: Bruno Ciulli

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