Il furore di Lodoiska

Accademia di S.Cecilia e Palazzetto Bru Zane insieme per i 250 anni di Cherubini

Recensione
classica
Accademia Nazionale di Santa Cecilia Roma
15 Ottobre 2010
Era il 1791, la tragédie lyrique se la passava male, perché era un simbolo dell'ancien régime, mentre l'agile opéra-comique riuscì a mettersi al passo coi tempi, cambiando magari il nome in comedie-héroïque e portando in scena protagonisti perseguitati da biechi tiranni, ma salvati proprio alla fine dall'immancabile quanto improbabile "arrivano i nostri", con inno finale alla libertà. La Lodoiska appartiene a questo genere di opere, se guardiamo alla trama, ma va ben oltre, se guardiamo alla musica. Cherubini riesce infatti a dare un carattere sublime a un libretto che cerca goffamente di volgere in dramma i vecchi espedienti comici dei travestimenti, equivoci, ecc. Lo fa soprattutto con un'orchestra tesa, drammatica, corrusca, di respiro sinfonico: non solo nell'ouverture e nella "sinfonia guerriera" (ben presente allo Haydn della "Militare") ma anche nei pezzi vocali, in cui è sempre l'orchestra a condurre il gioco. Pur rinunciando alla melodia la voce, non diventa mai un accessorio col suo declamato semimelodico, libero e incisivo, che guarda agli eroi mitici di Gluck ma li libera da pepli e atteggiamenti statuari. Beethoven ammirava immensamente Cherubini e si sente, ma il Fidelio ha alle spalle Kant e il dover essere e lancia un sublime e ideale messaggio etico, mentre alle spalle della Lodoiska sta la Rivoluzione e di qui viene quel furore che trasforma la protagonista in una sorella di Medée. La direzione di Jérémie Rhorer sembra debole nel primo atto, dove i convenzionali residui comici sono pesanti, ma esplode negli altri due, esaltandone la tensione drammatica. Le Cercle de l'Harmonie ha dimensioni, colori e fraseggi ideali, ma anche le inevitabili imperfezioni degli strumenti a fiato d'epoca. Ottima protagonista Nathalie Manfrino, bene o benino gli altri.

Interpreti: Nathalie Manfrino, Hjordis Thébault, Philippe Do, Sébastien Guéze, Pierre-Yves Pruvot, Armando Noguera, Alain Buet.

Orchestra: Le Cercle de l'Harmonie

Direttore: Jérémie Rhorer

Coro: Les Eléments

Maestro Coro: Joel Suhubiette

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