Donna, serva della mia casa
Due opere commissionate dall’Accademia Filarmonica a Dimitri Scarlato e Daniele Carnini
Recensione
classica
Cento donne per il nostro tempo, una sottoscrizione pensata per coinvolgere donne e istituzioni intorno ad un tema drammaticamente attuale. Le adesioni sono state molte più del simbolico centinaio (a loro si è unito qualche uomo) e intorno al tema si sono sviluppati incontri, dibattiti, una rete di relazioni. Questo il primo grande risultato. E poi le opere, la musica, lo spettacolo. Una linea di continuità ideale legava le due vicende, tratte da altrettanti fatti di cronaca, nell’idea dell’allestimento. Il sacrificio di Fadwa, la giovane di origine egiziana uccisa dal padre perché colpevole di frequentare un ragazzo italiano trova il riscatto nella liberazione di Lena, segregata dal suo carceriere per anni ma poi capace di trovare la forza per liberarsi. Dimitri Scarlato, autore anche del libretto di Fadwa, ha creato un singolare mix di teatro-verità con elementi ispirati al teatro greco. La realtà prosaica di una vicenda di integrazione si fonde con l’espressione di istinti primordiali, due piani anche musicalmente alternati tra lunghi recitativi e momenti lirici toccanti. Trasposta a vicenda-simbolo volutamente senza riferimenti concreti invece La stanza di Lena di Daniele Carnini su libretto di Renata Molinari, opera che sottende le implicazioni inquietanti del rapporto sequestratore-sequestrata, il tutto espresso con una vocalità dal colore espressionista e una strumentazione ricca. In entrambi i casi la drammaturgia si è giovata della regia esperta di Cesare Scarton inserita in un impianto scenico essenziale ma efficace, ravvivato dalle proiezioni di Flaviano Pizzardi. Bravi i giovani cantanti, vocalmente e scenicamente aderenti ai ruoli, ben supportati dal Gruppo Strumentale Musica d’Oggi diretto da Gabriele Bonolis.
Note: 29/05/ 2013
Interpreti: Martina Belli, Alessandro Luciano, Arianna Vendittelli, Dario Ciotoli, Matteo Ferrari, Damiana Mizzi, Gianluca Bocchino,
Regia: Cesare Scarton
Scene: Michele Della Cioppa, proiezioni Flaviano Pizzardi
Costumi: Laura Viani
Orchestra: Gruppo Strumentale Musica d'Oggi
Direttore: Gabriele Bonolis
Coro: Coro Nephesh Ensemble
Maestro Coro: Pier Paolo Cascioli
Luci: Stefano Zampetti
Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche
classica
Dal Festival di Aix-en-Provence 2022 approda all’Oper Köln “L’incoronazione di Poppea” nell’allestimento di Ted Huffman con un cast quasi interamente rinnovato
classica
All’Oper Frankfurt l'opera di Georg Friedrich Händel con Lawrence Zazzo e Pretty Yende