Aria sì, amplificazione no

Roma: Non facile l'incontro tra il teatro delle meraviglie di Pellisari e la musica barocca

Recensione
classica
Accademia Filarmonica Romana Roma
06 Ottobre 2016
Si può scivolare in assenza di gravità? Parrebbe di si. Con "Aria", lo spettacolo in prima assoluta per l'apertura della nuova stagione dell'Accademia Filarmonica Romana, si è materializzato l'incontro tra il teatro degli effetti e delle meraviglie creato da Emiliano Pellisari per la sua "NoGravity Dance Company" (già apprezzata dal pubblico del Teatro Olimpico nella trilogia dedicata alla Commedia dantesca) e la musica del periodo barocco, che negli affetti/effetti e nel gusto del fantastico trova alcuni dei propri elementi fondanti. Attraente prospettiva, quella di fondere su un'unica scena l'aria in cui come per magia fluttuavano e volteggiavano i danzatori, con le arie che musicisti come Vivaldi, Händel o Pergolesi hanno affidato alla voce umana per suscitare le più profonde emozioni nell'ascoltatore. Emozioni che la presenza fisica dei musicisti sulla scena prometteva di rendere ancor più intense. E invece no. Come si fa a proporre un'amplificazione audio - naturalmente necessaria in quel contesto per gli strumenti storici e per le voci - di così scarsa qualità (e con diversi inconvenienti tecnici), quando non solo i migliori concerti di musica leggera ma anche ormai le più evulute sale cinematografiche ci hanno fatto vedere quali livelli di perfezione si possono raggiungere? A essere penalizzata è stata la bellissima musica che il Roma Barocca Ensemble ha proposto peraltro non con particolare convinzione, pur emergendo la bravura del soprano Susanne Bungaard e della flautista Carolina Pace. E, a livello coreografico, Pellisari si è lasciato irretire proprio dalla presenza dei musicisti sulla scena, in particolare dei cantanti, col risultato di scene piuttosto ripetitive, ossia con l'interprete vocale che troneggiava al centro, circondato dalle evoluzioni, comunque affascinanti, dei danzatori. Migliore tutto sommato il risultato nei brani per soli strumenti, con i giovani coreuti più liberi nel interpretare i suoni con i loro movimenti, non sempre - in verità - perfettamente coordinati. Serata ricca di effetti speciali e di pubblico plaudente, ma resta il dispiacere per un'occasione persa.

Note: ARIA Arie barocche nell’aria, una creazione di Emiliano Pellisari, coreografie Emiliano Pellisari & Mariana Porceddu, musiche a cura di Mariana Porceddu.

Interpreti: NOGRAVITY DANCE COMPANY: Mariana Porceddu, Antonella Perazzo, Eva Campanaro, Nailong Song, Francesco Saverio Cifaldi, Giuseppe Liuzzo. ROMA BAROCCA ENSEMBLE: direttore artistico Lorenzo Tozzi, Susanne Bungaard soprano, Angelo Bonazzoli sopranista, Prisca Amori violino, Corrado Stocchi violino, Matteo Scarpelli violoncello, Carolina Pace flauto e oboe, Stefano Maiorana tiorba e chitarrina, Lorenzo Tozzi maestro al cembalo.

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