Don Pasquale non è una farsa!

Roma: fischiata la regia, ma i cantanti salvano la serata

Recensione
classica
Teatro dell'Opera di Roma Roma
Gaetano Donizetti
18 Giugno 2013
Non tutte le ciambelle riescono col buco. Sarebbe bello poter finire qui il discorso su questo poco felice Don Pasquale. Ma il lettore ha diritto a qualche spiegazione in più e gli interpreti a qualche distinguo, specialmente i cantanti, tutti piuttosto giovani, che hanno cercato di tener dritta la barra e salvare il salvabile. Eleonora Buratto è una Norina dal caratterino ben delineato e molto ben cantata. Don Pasquale è Nicola Alaimo, che talvolta cade nel farsesco ma poi si riscatta con annotazioni raffinate e acute: la sensazione è che debba ancora approfondire la parte, come sembra confermare il fatto che sbaglia diverse parole. Il bel timbro e la corretta tecnica belcantistica valgono a Joel Prieto un convinto applauso dopo "Cercherò lontana terra". Il Dottor Malatesta di Mario Cassi tira i fili della vicenda con astuzia e vivacità, ma senza mai andare sopra le righe. Fin qui, tutto sommato, sembrerebbe la cronaca di una buona serata. Bisogna però aggiungere la battuta rigida e burocratica di Bruno Campanella, che chiede il minimo sindacale all'orchestra e si occupa delle voci solo per salvaguardare la sincronia tra buca e palcoscenico, ma non dialoga con i cantanti, non suggerisce loro alcuno spunto né coglie quelli che da loro gli vengono. E diventano pesanti i brevi e brillantissimi interventi del coro, scritti da Donizetti in punta di penna. Con questa direzione apatica ma fondamentalmente corretta siamo ancora nell'ambito di un'onesta routine. Ma la regia trasforma questa commedia scintillante di arguzia e intelligenza in una farsa insensata, rendendo caricaturali i personaggi, costringendoli a una recitazione assurda e sovraccarica, circondandoli con ballettini di mimi che si agitano in modo marionettistico. Il pubblico attende pazientemente la fine prima di fischiare Ruggero Cappuccio.

Note: Nuovo allestimento

Interpreti: Norina: Eleonora Buratto/Rosa Feola; Ernesto: Joel Prieto/Edgardo Rocha; Don Pasquale: Nicola Alaimo/Andrea Concetti; Dottor Malatesta: Mario Cassi/Alessandro Luongo; Un notaro: Giorgio Gatti

Regia: Ruggero Cappuccio

Scene: Carlo Savi

Costumi: Carlo Poggioli

Orchestra: Orchestra del Teatro dell'Opera di Roma

Direttore: Bruno Campanella

Coro: Coro del Teatro dell'Opera di Roma

Maestro Coro: Roberto Gabbiani

Luci: Agostino Angelini

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