Diavolo di uno Shorter

Al Teatro Romano di Fiesole il quartetto del sassofonista ha coinvolto il pubblico con un live intenso e carico di grinta

Il quartetto di Shorter a Fiesole (foto Maurizio Busia)
Il quartetto di Shorter a Fiesole (foto Maurizio Busia)
Recensione
jazz
Estate Fiesolana Fiesole
18 Luglio 2008
Classe, talento e generosità. Queste le tre carte giocate a Fiesole da Wayne Shorter, accompagnato dal virtuoso del basso (che al contrabbasso è ancora meglio) John Patitucci, dal pianista Danilo Perez e dal batterista Brian Blade. Il concerto incomincia lento e percussivo, poche note del sax creano i punti cardinali in cui si muove tutta la prima composizione. Bastano alcuni momenti culminanti per capire che si è davanti a un Maestro della composizione istantanea e si avverte fin dalla prima mezz’ora del concerto che gli spartiti sui leggii sono ancor meno che delle tracce. Pianoforte, contrabbasso e batteria sono lì per creare un’atmosfera rarefatta e pulsante e Shorter si diverte a spostare continuamente il fuoco degli interplay col suo fraseggio deciso. Il pianoforte è in continua tensione e quando Patitucci passa a suonare il contrabbasso con l’arco, l’atmosfera sale. Da qui in avanti la salita è continua, in un crescendo di dinamiche e di groove che fa chiedere: "ma dove vuole arrivare Wayne Shorter?" Le composizioni rotolano bene e il pubblico rimane in religioso silenzio. Ma si sente che in molti trattengono con difficoltà l’applauso. Gli assoli di Shorter, intensi e maledettamente “cool”, si aprono a un ampio spettro di suoni, fatto di rapidi passaggi dal sax tenore al soprano. Le note più acute osano fino alle estreme possibilità dello strumento e il musicista non risparmia acrobazie inarrivabili. Le invenzioni di Perez e Patitucci emozionano, in un accompagnamento rispettoso e allo stesso tempo divertito su cui Blade percuote tanto intensamente la batteria fino a che qualche parte dello strumento non arriva a cedere. Con gli applausi finali il pubblico riesce a strappare altri due brani di un concerto che ha conquistato l'anima.

Interpreti: Wayne Shorter, saxofoni John Patitucci, contrabbasso Danilo Perez, piano Brian Blade, batteria

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