Dal MidWest al Nordest
Steve Cardenas in un trio elettrico dai sapori acustici con Cappellato e Lombardini

Recensione
jazz
Sei concerti in sei giorni. Prima di salire sul palco del bel Teatro Filarmonico di Piove di Sacco, il trio guidato da Steve Cardenas ha avuto modo di conoscersi, a fondo e di sviluppare un attento ascolto reciproco: una capacità di dialogo che offre ai brani del terzo cd del chitarrista, “West of Middle” un calibro nuovo rispetto alla prova discografica con Allison e Royston. Tommaso Cappellato e Andrea Lombardini, con un basso elettrico che assume volentieri sonorità e incedere contrabassistici, sanno leggere i brani originali di Cardenas in piena sintonia con l’approccio essenziale del leader. Come sezione ritmica avevano già dato prova di ottimo affiatamento e sintonia espressiva in trio con Michael Blake. Ora mostrano doti di attenti camaleonti in brani come “Oriel” (dal cd “Panoramic”), che grazie alla precisione e al respiro collettivo guadagna una torsione ipnotica, o come “Blue Streak” (già inciso da Keith Jarrett nel 1974 mentre cercava l’isola giusta) che fa tesoro dello spirito rockettaro del miglior Scofield, ma sempre all’insegna di un fraseggio mai chiassoso, di allusioni precise che lasciano spazio ad un interplay venato di lirismo e di un gusto tutto sommato acustico. Un atteggiamento da un lato un po’ contenuto, ma, dall’altro, molto godibile nei tempi medi e nell’intelligente scaletta del concerto che ricalca in gran parte quella del cd, con l’alternarsi di intenzioni ritmiche di sapore ben diverso, valga per tutte la transizione dagli smottamenti ritmici di “Roundup” all’incedere sicuro e ai pedali armonici di “West of Middle”.
Interpreti: Steve Cardenas: chitarra elettrica Andrea Lombardini: basso elettrico Tommaso cappellato: batteria
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