Teatro del Giglio esaurito nei posti e pubblico festante per il nuovo allestimento dell’opera rossiniana, concepita nella regia e nei costumi come un omaggio a Lele Luzzati a dieci anni dalla scomparsa: infatti, i costumi di scena impiegati risalgono all’edizione del 1978, rappresentata al Teatro Margherita di Genova. Con la ricorrenza della scomparsa di Luzzati, si ricordano pure i due secoli dalla prima assoluta de La Cenerentola (Roma, gennaio 1817). La regia dell’allestimento lucchese cura molto l’aspetto esteriore dei protagonisti, ricercando appropriati physique du rôle ai rispettivi personaggi; la staticità di azione nelle arie è ben movimentata con gag e mimica oltre pannellature mobili in stile naif a ricreare la prospettiva degli ambienti. Tra i cantanti spicca la protagonista: Teresa Iervolino ha buona tecnica, dalla quale emerge un bel colore brunito nelle colorature e nelle zone medio basse, peraltro la cantante tende a "sopraneggiare" nelle parti più acute, mantenendo pur sempre un'intonazione sicura nonostante la comprensibile stanchezza nel finale. Pietro Adaini è un Ramiro dal colore gradevole e metallico, con suoni privi di armonici, ancorché tecnicamente preciso seppur molto accademico. La rimanenza del cast si apprezza più per volontà di impegni nei temibili ruoli che per riuscita espressività musicale: elemento indispensabile acquisibile solo con la necessaria esperienza. La bacchetta di Erina Yashima non è esente da scollature tra buca e palco, specie nei concertati e negli assiemi; peraltro la conduzione è lineare con dinamiche proporzionali e progressive. L’Orchestra Cherubini, apprezzabile per intensità dei suoni nelle sezioni, cede talvolta a sbavature di intonazione (archi). Soddisfacenti sia il coro sia il corpo di ballo.
Note: nuovo allestimento del Teatro del Giglio di Lucca
coproduzione Teatro del Giglio di Lucca, Teatro Alighieri di Ravenna, Fondazione Teatri di Piacenza, con la collaborazione di Teatro Comunale "A. Rendano" di Cosenza, Ente Luglio Musicale Trapanese
Edizione critica della Fondazione Rossini di Pesaro in collaborazione con Casa Ricordi, Milano, a cura di A. Zedda
Interpreti: Don Ramiro, Principe di Salerno: Pietro Adaini
Dandini, suo cameriere: Pablo Ruiz
Don Magnifico, Barone di Montefiascone: Marco Filippo Romano
Clorinda: Giulia Perusi
Tisbe: Isabel De Paoli
Angelina, sotto nome di Cenerentola, figliastra di Don Magnifico: Teresa Iervolino
Alidoro, filosofo, maestro di Don Ramiro: Matteo D'Apolito
Maestro al fortepiano: Laura Pasqualetti
Regia: Aldo Tarabella - Aiuto regia, Emiliana Paoli
Scene: Enrico Musenich
Costumi: Lele Luzzati,realizzati dalla Sartoria Cerratelli per l’edizione 1978 de La Cenerentola
Corpo di Ballo: ArteDanza Arabesque, Lucca
Coreografo: Monica Bocci
Orchestra: Orchestra Giovanile Luigi Cherubini
Direttore: Erina Yashima
Coro: Coro Melodi Cantores
Maestro Coro: Elena Sartori
Luci: Marco Minghetti