A Spoleto tra Britten e James

The Turn of the Screw inaugura il Festival dei Due Mondi.

MM

02 luglio 2012 • 2 minuti di lettura

Festival dei due Mondi Spoleto

Benjamin Britten

29/06/2012 - 29/06/2012

Su una barca guidata da due nere figure l'Istitutrice giunge sull'Isola dei morti, il dipinto di Boecklin che rappresenta un gruppo di neri cipressi circondati da un antico e altissimo muro. In tal modo la vicenda acquista un tono fortemente irreale e onirico, riavvicinando il teatro di Britten - in cui tutti i personaggi, compresi i due fantasmi, compaiono inevitabilmente in scena in carne e ossa - al racconto originario di Henry James, in cui nulla è certo e reale ma si tratta solo d'impressioni riportate in un vecchio diario. La regia di Giorgio Ferrara tiene Quint e Jessel in bilico tra realtà e irrealtà, facendoli affacciare da aperture in quel muro che chiude la scena, come se avessero un piede nel mondo reale e conscio e uno nell'irreale e inconscio. Quando però gli altri dormono, i due "fantasmi" attraversano la scena, sfiorano con mano lasciva Miles e Flora addormentati: ma i due bambini rivivono nel sogno qualcosa veramente accaduto o è la proiezione delle loro pulsioni erotiche nascenti? È questo il tema che assilla Britten: la perdita dell'innocenza, che lascia una ferita insanabile. Questa regia magistrale, ambigua e inquietante immerge lo spettatore in un mondo claustrofobico e opprimente, come un sogno da cui non ci si riesce a svegliare. La direzione di Johannes Debus rispetta la sottigliezza della costruzione musicale di Britten ma le dà un carattere più teatrale, quasi melodrammatico, spingendo la piccola orchestra di 13 elementi a momenti di grande turgore sonoro. Marie-Adeline Henry è l'Istitutrice, la cui rigida formazione si scontra con torbide pulsioni; Leonardo Capalbo è il detestabile e insinuante Quint. Tutti i sette cantanti non solo offrono interpretazioni vocali impeccabili ma recitano gli attori di uno spettacolo di prosa di gran classe.

Interpreti: Marlin Miller (Prologo); Marie-Adeline Henry (Istitutrice); Thomas Copeland, Miles; Rosie Lomas (Flora); Hanna Schaer (Mrs Grose); Leonardo Capalbo (Quint); Emily Righter (Miss Jessel)

Regia: Giorgio Ferrara

Scene: Gianni Quaranta

Costumi: Maurizio Galante

Orchestra: Ensemble da Camera dell'Orchestra Sinfonica di Milano "Giuseppe Verdi"

Direttore: Johannes Debus

Luci: Daniele Nannuzzi