Stradella a Nepi

Si inaugura il 10 settembre

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Nato a Nepi, una quarantina di chilometri a nord di Roma, Alessandro Stradella ha ora nella propria città natale un festival a lui dedicato, che è giunto alla quarta edizione e continua a crescere di anno in anno. Stradella non merita nulla di meno. Ascritto in ragione della sua nascita alla scuola romana, fu in realtà un compositore assolutamente originale, che si pose fuori dal seminato sia nell'arte che nella vita, un po' come un altro genio del Seicento, il Caravaggio, con cui condivise anche la morte in circostanze violente e oscure, tragica conseguenza di una vita avventurosa e romanzesca, avvolta da molti misteri. L'apertura del festival sarà sabato 10 settembre con l'oratorio Santa Pelagia eseguito da Roberta Mameli nel ruolo di Pelagia, Raffaele Pé, nel ruolo di Religione, Luca Cervoni in quello di Nonno, e Sergio Foresti come Mondo, con la mise en espace di Guillaume Bernardi e l'Ensemble Mare Nostrum diretto da Andrea De Carlo (nella foto), che è anche il direttore artistico del festival, mentre la responsabile scientifica è Carolyn Gianturco, direttrice dell’Edizione Nazionale degli Opera Omnia di Stradella. Il 16, sempre a Nepi, un giovane gruppo che si sta facendo conoscere a livello internazionale, l’Abchordis Ensemble, accosterà musiche delle scuole romana e napoletana. Il giorno dopo si potrà ascoltare un altro oratorio di Stradella, Ester liberatrice del popolo ebreo, con Andrea De Carlo e lo Stradella Y-Project, un’iniziativa tesa ad avvicinare giovani cantanti e musicisti alle opere del compositore. Il festival prosegue fino al 25 settembre con appuntamenti quasi quotidiani, tra cui il 22 musiche di compositori tedeschi a Roma tra Frescobaldi e Corelli con Salvatore Carchiolo al clavicembalo e all’organo, il 23 Il liutista Simone Vallerotonda nelle Sonate d’intavolatura di leuto di Giovanni Zamboni, "l’ultimo romano", il 24 il virtuoso svedese di flauto dolce Dan Laurin con un programma dedicato a Johan Helmich Roman, definito un "genio svedese a Napoli". Il 25 il festival si chiude con il concerto dei docenti e degli allievi delle masterclass, tenute da nomi di rilevanza internazionale, come Sonia Prina per il canto. Il festival è anche alla base di The Stradella Project, che prevede l'incisione integrale dell'opera del compositore.

M. M.

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