Milano Musica riparte da "Caminantes"

Il festival dal 17 ottobre

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ZAUM_percussion (Foto Margherita Busacca)
ZAUM_percussion (Foto Margherita Busacca)

Nel presentare la stagione 2020-21 di Milano Musica, la direttrice Cecilia Balestra e il consulente artistico Marco Mazzolini hanno ricordato come ancora a marzo organizzare un cartellone sembrava un'impresa impossibile, eppure eccolo pronto, sotto l'egida di Caminantes, omaggio a Luigi Nono e insieme dichiarazione d'intenti per una ricerca continua attraverso l'ascolto. Anche se per forza di cose non è rientrata nel programma la sua Intolleranza 1960, che Zubin Mehta avrebbe dovuto dirigere alla Scala. In compenso sono previsti quattordini concerti con ben tredici prime assolute, quasi metà delle quali commissionate da Milano Musica, segno che l'associazione gode di buona salute e soprattutto sa guardare al futuro. Per il calendario completo consultare il sito, ma qualche accenno è d'obbligo. L'inaugurazione è prevista il 17 ottobre al Pirelli Hangarbicocca, luogo impegnativo per dimensioni e la presenza delle torri di Anselm Kiefer, con l'ensemble Zaum Percussion e i pianoforti di Maria Grazia Bellocchio, Anna D'Errico e Aldo Orvieto. In programma Tecniche per la misurazione dell'infinito di Claudio Ambrosini, Vuoi che nel fuori di Marco Momi (prima esecuzione), Ostinato n. 6 di Adriano Guarnieri e in chiusura la novità di Ambrosini De Rerum Natura. Illustrata dallo stesso autore, presente alla conferenza stampa, che ha ricordato il passo di Lucrezio quando descrive il pulviscolo fatto apparire dal raggio di sole, qui trasformato in vibrazioni sonore da uno strumento costruito appositamente, lo String Ring, al quale sono appesi barattoli, pietre, fogli di carta, contenitori d'acqua e d'aria, ecc. sollecitati, pizzicati, percossi in mille modi e trattati con sapienza dalla regia sonora di Alvise Vidolin e Luca Richelli. Altri appuntamenti da segnalare: il 30 ottobre con Maurizio Pollini al Conservatorio per ...sofferte onde serene... di Luigi Nono, che il pianista tenne a battesimo nel 1977, e quello del 16 novembre alla Scala per Tre quadri, l'inedito concerto per pianoforte e orchestra di Francesco Filidei, commissionato da Milano Musica, con l'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai diretta da Tito Ceccherini, solista Maurizio Baglini (in prima battuta eseguito il 13 novembre all'Auditorium Rai di Torino). In programma per l'occasione anche In cauda III di Franco Donatoni (prima italiana), Un sourire di Olivier Messiaen e Le chant di rossignol di Igor Stravinskji; all'ascoltatore il compito di scoprire le connessioni nascoste fra le quattro composizioni.

 

 

 

 


 

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