La stagione lirica del Teatro Pergolesi di Jesi
Il cartellone 2025 si apre il 17 ottobre con Don Giovanni di Mozart
04 ottobre 2025 • 4 minuti di lettura
Il Teatro Pergolesi di Jesi – dal 1968 nel novero del Teatri di Tradizione – accoglie la 58^ Stagione Lirica di Tradizione dal 17 ottobre al 29 dicembre 2025, con la direzione artistica di Cristian Carrara, e la direzione generale di Lucia Chiatti. In programma, le nuove produzioni del Don Giovanni di Mozart e de L’olimpiade di Pergolesi, la prima esecuzione assoluta de Il giudizio di Paride. Processo a un deicida su libretto di Fabio Ceresa e musica di Paolo Marchettini, La bohème di Puccini, e Romeo e Giulietta balletto in due atti su musica di Tchaikovsky.
Sarà Roberto Catani, autore di cortometraggi premiati in tutto il mondo, ad accompagnare le opere del cartellone con quattro illustrazioni che interpretano visivamente le opere in programma: sono disegni su carta, realizzati ad Oilbar, gesso, pastello e puntasecca, rigorosamente fatti a mano.
Anche per la Stagione Lirica 2025 il connubio di contemporaneo e barocco, unito alla capacità di creare gli allestimenti a km zero nei suoi laboratori di scenografia e di sartoria, fanno di Jesi un unicum nel panorama lirico nazionale. Un centro di “Slow Opera” dove, accanto alla qualità, conta la sostenibilità della messa in scena, la crescita dei giovani talenti al fianco di solidi interpreti di carriera internazionale, il clima di serenità che si crea durante la produzione all’interno di una città a misura d’uomo.
La Stagione inaugura venerdì 17 ottobre (replica il 19) con Don Giovanni di Mozart in coproduzione con teatri italiani ed europei (Francia e Svizzera): Fondazione Teatro Carlo Coccia di Novara, Teatro Marrucino di Chieti, Opéra-Théâtre de l’Eurométropole de Metz, NOF Nouvel Opéra Fribourg - Neue Oper Freiburg. Nuovo l’allestimento con Paul-Émile Fourny alla regia, Benito Leonori per le scene, Giovanna Fiorentini ai costumi, luci di Patrick Méeüs. La direzione è affidata all'americano Arthur Fagen, già Direttore Musicale di Atlanta Opera House. Accanto a loro un cast prevalentemente under 35, di valore internazionale: Christian Federici (Don Giovanni), Maria Mudryak (Donna Anna), Louise Guenter (Donna Elvira), Valerio Borgioni (Don Ottavio), Stefano Marchisio (Leporello), Gianluca Failla (Masetto), Eleonora Boaretto (Zerlina), Luca Dall’Amico (Commendatore). Under 35 anche l’orchestra, il Time Machine Ensemble, orchestra giovanile nata 8 anni fa in seno alla Fondazione Pergolesi Spontini. Canta il Coro Ventidio Basso di Ascoli Piceno.
Il 21 e il 23 novembre torna nella città natale di Giovanni Battista Pergolesi e nel teatro a lui intitolato, L’olimpiade, dramma per musica in tre atti su libretto di Pietro Metastasio, nell’edizione critica di Francesco Degrada e Claudio Toscani per l’Edizione Fondazione Pergolesi Spontini. La direzione è affidata a uno dei più importanti specialisti del repertorio antico, Giulio Prandi, sul podio dell’Orchestra Ghislieri. Nuova la produzione, con la regia affidata a Fabio Ceresa. Scene e costumi sono di Bruno Antonetti e Giulia Negrin, vincitori della quinta edizione del concorso dedicato a Josef Svoboda “Progettazione di Allestimento scene e costumi di Teatro Musicale” riservato ad iscritti al Biennio di Specializzazione in Scenografia delle Accademie di Belle Arti di Macerata, Bologna, Venezia, Carrara, Bari e Brera. Il cast si compone di specialisti del repertorio barocco quali José Maria Lo Monaco (Licida), Silvia Frigato (Argene), Anicio Zorzi Giustinaini (Clistene), Carlotta Colombo (Aristea), Theodora Raftis (Megacle), Matteo Straffi (Aminta), Francesca Ascioti (Alcandro).
Con lo stesso team creativo ed un unico impianto scenico in continuità con quello di Olimpiade, prende vita il 29 e 30 novembre un titolo d’opera al debutto assoluto: Il giudizio di Paride. Processo a un deicida, libretto di Fabio Ceresa, e musica di Paolo Marchettini, compositore italiano, oggi residente a New York, docente presso la Manhattan School of Music. Anche questo titolo sarà eseguito dal Time Machine Ensemble, diretto da Gianluca Martinenghi. Nella compagnia di canto sono Laura Stella (Hera), Gaia Cardinale (Atena), Elena Antonini (Afrodite), Benedetta Mazzetto (Artemide/Apollo) e Mattia Fiocco (Asclepio/Zeus). La storia, ambientata nella monumentale sala di un tribunale ultraterreno, chiama Paride a rispondere dell’assassinio di Achille, eroe di sangue divino. Sullo scranno del giudice siede Hera, a rappresentare l’accusa è Atena, alla difesa Afrodite, testimoni Apollo, Artemide, Asclepio e persino Zeus. Ma la sentenza non spetta agli dèi. Sarà il pubblico a decidere se Paride sia colpevole o innocente.
Quarto titolo è La bohème di Puccini, in scena il 19 e 21 dicembre . L’allestimento è dell’Opéra-Théâtre de l’Eurométropole de Metz, la regia di Paul-Émile Fourny, le scene di Valentine Bressan e i costumi di Dominique Louis, luci di Patrick Méeüs. Nel cast Elisa Verzier (Mimì), Matteo Roma (Rodolfo), Daniele Terenzi (Marcello), al debutto in questo ruolo, Giulia Mazzola (Musetta), Eugenio di Lieto (Colline), Giacomo Medici (Schaunard). La direzione è affidata a Jacopo Rivani sul podio della FORM Orchestra Filarmonica Marchigiana, cantano il Coro Lirico Marchigiano “V. Bellini” e i Pueri Cantores “Domenichino Zamberletti”.
Chiude la stagione Romeo e Giulietta balletto in due atti su musica di Tchaikovsky (29 dicembre), liberamente ispirato al romanzo di William Shakespeare; coreografia e costumi di Federico Veratti e scenografia di Marco Pesta, sul palcoscenico Il Balletto di Milano.
Ad arricchire il programma “Intorno alla stagione lirica”, proseguono le attività di formazione del pubblico con le guide all’opera a cura del direttore artistico, il progetto “Musicadentro” con gli studenti che assistono alle anteprime riservate, i servizi di accessibilità alle recite domenicali del cartellone lirico per spettatori con disabilità sensoriale, ipovedenti e ipoudenti.