La Monnaie presenta la nuova stagione e va verso la riapertura al pubblico

A giugno Tosca con Altinoglu

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Non si potrà tornare in presenza alla Monnaie di Bruxelles probabilmente prima di giugno, quando è programmata un’attesa Tosca diretta da Alain Altinoglu, ma il teatro non si è mai fermato, anche se con produzioni adattate allo streaming, rivendica con orgoglio il suo direttore Peter De Caluwe, che ha presentato una nuova stagione completa e ambiziosa, anche se con la consapevolezza che il pubblico sarà ancora ridotto in sala per diversi mesi. Tra i titoli d’opera della prossima stagione Lulu di Berg, Norma, Carmen, il Trittico di Puccini, Les Huguenots, il Requiem di Mozart messo in scena da Romeo Castellucci, Parsifal in forma di concerto diretto da Altinoglu e, com’è ormai tradizione alla Monnaie, tanto spazio alle nuove creazioni. In più si festeggeranno i 250 anni dell’Orchestra della Monnaie con una seri di concerti dove i compositori belgi saranno all’onore, a cominciare da César Franck, e con una serata eccezionale dedicata alla Winterreise di Schubert diretto da sir Antonio Pappano.

Ad aprire la programmazione, il prossimo 14 settembre, una nuova creazione mondiale, The Time of Our Singing, del compositore belga Kris Defoort, su libretto del drammaturgo Peter van Kraaij dall'omonimo romanzo di Richard Powers, pubblicato nel 2003 con grande successo, su razzismo e tolleranza intorno ad una famiglia mista americano-viennese. Seguirà un’altra nuova prima mondiale, ma stavolta solo in forma di concerto, dell’opera “De Kinderen der Zee” (I bambini del mare) del compositore fiammingo Lodewijk Mortelmans.

Dopo la riproposta a novembre della Lulu firmata Warlikowski del 2012, chiuderà il 2021 una nuova attesa produzione della Norma “per un pubblico d’oggi, sviluppando il tema del nazionalismo”, così ha spiegato il regista e scenografo belga Christophe Coppens, con nel ruolo titolo il soprano spagnolo Davinia Rodriguez, gli italiani Elisabetta Lupinacci, Enea Scala e Michele Pertusi in quelli di Adalgisa, Pollione e Oroveso, sul podio il giovane maestro romano Sesto Quatrini per la prima volta alla Monnaie. Il 2022 vedrà innanzitutto la presentazione a Bruxelles della controversa Carmen per la regia di Dmitri Tcherniakov con il mezzo francese Stéphanie d'Oustrac come alla prima mondiale ad Aix. A marzo altra nuova produzione della Monnaie: il regista tedesco Tobias Kratzer rileggerà Il Trittico di Giacomo Puccini, direzione musicale di Alain Altinoglu, e dal numeroso cast citiamo soltanto il basso baritono ungherese Péter Kálmán che vestirà sia i panni di Michele che di Gianni Schicchi, quest’ultimo atto unico rivisto come teatro da strada. Di nuovo quindi spazio all’opera contemporanea con la creazione mondiale “Zelle”, un’esplorazione degli stati d’animo della compositrice e direttrice d’orchestra cinese, ma londinese d’adozione, Jamie Man che sarà presentata alla Salle Malibran. Stessa sala per la seconda parte di “Is this the end?” del belga Jean-Luc Fafchamps che è stato il primo streaming della Monnaie durante il Covid e lo spettacolo più visto sul canale ARTE fra le nuove creazioni, ma stavolta quindi messo in scena in presenza e, se la prima parte aveva per protagonista un adolescente, adesso nel limbo si troverà una donna. Ed ancora alla Salle Malibran andrà in scena lo spettacolo “A song for the moon” dell’olandese Mathilde Wantenaar, alla sua prima composizione d’opera nell’ambito del progetto creativo europeo ENOA.  Chiusura infine della stagione alla Monnaie con la ripresa della regia di Olivier Py del 2011 della grand opéra Les Huguenots, questa volta sotto la direzione musicale di Evelino Pidò.

 

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