Il Festival di Herne

In Germania dal 9 al 12 novembre

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Anonima Frottolisti
Anonima Frottolisti

L’edizione 2023 delle giornate di musica antica di Herne, organizzate dalla terza rete radiofonica della WDR, che si svolgerà dal 9 al 12 novembre è ispirata al tema del cambiamento e delle tendenze del gusto musicale osservate lungo un arco temporale che dal Medioevo arriva fino all’età moderna. Nella presentazione del direttore artistico Richard Lorber è specificato che la scelta dei programmi dei concerti è tesa a mostrare la transizione dei diversi stili che hanno formato il carattere artistico delle nazioni.

Gli esempi più lontani nel tempo sono quello delle frottole patrocinate da Isabella d’Este che verranno intonate dal gruppo Anonima Frottolisti, o la prassi della cosiddetta “parodia” utilizzata per la composizione di messe e mottetti partendo da strutture e modelli preesistenti tipica della scuola franco-fiamminga rappresentata dal concerto di Huelgas Ensemble diretto da Paul Van Nevel. Inoltre una riflessione sul mondo della chanson franco-borgognona e la “contenance angloise” sarà proposta dall’Ensemble Leones diretto da Marc Lewon.

Tra le grandi correnti stilistiche che hanno attraversato la storia della musica europea spicca il gusto “alla francese” che verrà evocato dall’Ensemble Masques diretto da Olivier Fortin attraverso un programma che abbraccia sonate, suite e ouverture italiane e tedesche, oltre che propriamente francesi.

Due distinte formazioni, Freiburg Baroque Consort ed Ensemble Recherche, si riuniranno in concerto per esaltare uno dei grandi protagonisti della musica barocca, il “basso ostinato” che ha animato ciaccone, follie e passacaglie e che continua a vivere anche nelle pagine di alcuni autori contemporanei.

Nel programma c’è anche uno spazio per uno strumento storico che ha avuto una grande importanza, la viola da gamba che accompagnata dal cembalo sarà protagonista del concerto di Teodoro Baù e Andrea Buccarella

In questo quadro non poteva mancare l’evocazione dello “Sturm und Drang” proposta dalla Chamber Orchestra Basel diretta da Kristian Bezuidenhout, ma le produzioni più impegnative riguardano l’esecuzione di due opere, anche se in forma di concerto.

La prima è una vera e propria rarità “italo-francese” di Antonia Bembo, l’allieva di Cavalli che fu al servizio della corte di Luigi XIV e che mise in musica il libretto  L’Ercole amante di Francesco Buti, già precedentemente utilizzato dal suo maestro, che sarà presentata dall’orchestra Il Gusto Barocco diretta da Jörg Halubek con un cast di nove cantanti.

La seconda a conclusione del festival rappresenta il gusto imperiale della corte viennese ed è la versione di Antonio Caldara de Il Venceslao, su libretto di Apostolo Zeno, che verrà eseguita dalla {oh!} Orkiestra diretta da Martyna Pastuszka con sette  interpreti, di cui tre controtenori.

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