Due rare composizioni di Satie al festival OperaInCanto

Il brevissimo e fulminante Piège de Méduse e le sterminate e ripetitive Vèxations il 25 e il 27 agosto a San Gemini

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Antonio Ballista
Antonio Ballista

Il festival OperaInCanto da molti anni si svolge in Umbria all’inizio di autunno ed è dedicato al teatro musicale, con particolare attenzione alle opere dimenticate del passato e alla presentazione di novità assolute di compositori italiani. Ma dall’anno scorso ha anche una sezione estiva, quest’anno dedicata alla musica francese del primo Novecento e in particolare ad Eik Satie, che culmina proprio in questi giorni. Il 25 agosto verrà infatti rappresentata nel chiostro di San Pietro a San Gemini la rarissima commedia Le Piège de Méduse  (La trappola di Medusa)  per la prima volta in Italia nell’originale francese, almeno a quanto risulta dalle ricerche compiute.  

Di questo atto unico del 1913 Satie ha scritto sia le parole che la musica: è un testo surrealista, che si svolge come una serie di scene sconnesse e di equivoci, che coinvolgono Il vecchio e non più molto lucido Baron Méduse, sua figlia Frisette, il suo corteggiatore Alphonso e Polycarpe, il valletto del barone. La musica consiste in sette danze, ballate da un quinto personaggio, ovvero una scimmia meccanica, il cui nome è Jonas. Il fatto che la prima edizione fosse corredate da alcune incisioni di Braque fa capire in quale effervescente ambiente artistico nacque questo stravagante esempio di teatro musicale, che rientra a pieno titolo nel teatro dell’assurdo di quegli anni.

A San Gemini ne saranno interpreti il soprano inglese Lorna Windsor e il pianista milanese Antonio Ballista (la versione originale è per pianoforte), che da anni costituiscono un duo formidabile che unisce la perfezione musicale al talento istrionico e sono insuperabili in queste musiche ironiche e bizzarre. Partecipano gli attori Guido Marini e Nick Russo. La mise en espace  è curata da Michele Suozzo, che oltre che regista è una voce notissima a tutti gli appassionati d’opera, poiché da ben trentaquattro anni conduce la trasmissione La barcaccia su Rai Radio3. I costumi sono di Annalisa Di Piero.

La Windsor e Ballista completano la serata con alcune altre composizioni di Satie, alcune molto note, altre meno. Già il solo elenco dei titoli offre un campionario dell’originalità e dell’ironia di Satie: Gymnopédie n.1, Embryon d’Edriophthalme, La statue de bronze, Poème d’amour: “Ne suis que grain de sable”, Daphénéo, Poème d’amour: “Suis chauve de naissance”, Poème d’amour: “Ta parure est secrète”, Le Chapelier, Bonjour Biqui, bonjour, Les Fleur, Le Veuf, La Chemise, Air du Rat, Air du Poète, I quattro Cantoni, Air du Chat, La Grenouille Américaine, Tendrement, Le Tango, Españaña, La Diva de l’Empire, Je te veux.

Il 27, ultimo giorno della sua sezione agostana, il festival offre un’altra rarità di Satie, Vexations,  che consiste di ben ottocentoquaranta ripetizioni dello stesso breve brano, sempre sostanzialmente uguale ma sempre con leggere e quasi impercettibili variazioni. Sarà una vera maratona pianistica, che si svolgerà dalle 8 del mattino alle 20 di sera, ancora a San Gemini ma al Teatro Comunale. Il via lo daranno Bruno Canino ed Antonio Ballista (che il giorno prima saranno protagonisti di un concerto con musiche di Satie, De Severac, Poulenc, Debussy e Ravel) che lanceranno la classica monetina per decidere chi dei due suonerà per primo. Seguiranno pianisti noti e meno noti, giovani e meno giovani. Concluderà la maratona un più che giovanissimo talento, Edward Corsalini, di appena otto anni.

 

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