Dalle Muse di Ancona alla Mole Vanvitelliana

Dal 1° settembre tre operine da camera

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La Mole Vanvitelliana
La Mole Vanvitelliana

Verrebbe quasi da dire “non tutti i mali vengono per nuocere”…. Le difficoltà di allestire spettacoli in luoghi chiusi ed affollati che caratterizzano ahimé questo periodo hanno stimolato l’inventiva e la  creatività di Vicenzo De Vivo, direttore artistico della stagione del Teatro delle Muse di Ancona, che ha aggirato gli ostacoli con eleganza e, come valore aggiunto, apportando novità rispetto alle stagioni precedenti.

Oltre alla location all’aperto, che sarà la suggestiva corte della Mole disegnata dal Vanvitelli, antico Lazzaretto della città, ricordato anche da Casanova nelle sue Memorie,  la programmazione prevede tre operine da camera, dall’allestimento agile, che coinvolgeranno gli spettatori in modo nuovo: un repertorio quindi meno consueto, offerto al pubblico, purtroppo più limitato rispetto a quello che può essere accolto nell’immenso teatro delle Muse, in tre serate, senza repliche, dal 1° al 9 settembre.

Il titolo Kammeroper alla Mole raccoglie pièces di carattere e genere diverso: apre il 1° settembre Il maestro di cappella di Cimarosa interpretato da Alessandro Corbelli, che eseguirà a corredo della serata anche arie di Donizetti e Rossini. La mise en espace  dell’ intermezzo cimarosiano è di Lucio Diana; Sebastiano Rolli  dirige i Solisti dell’Orchestra Filarmonica Italiana.

Allestimento proveniente da una fortunata edizione del Cantiere d’Arte di Montepulciano è quello della seconda opera in programma, Pépito di Offenbach, nella versione ritmica italiana a cura di Vincenzo de Vivo e nella riduzione per ensemble da camera di Giovanni Piazza.  Alfonso Antoniozzi sarà Vertigo, il factotum di paese che allude satiricamente al Figaro rossiniano, e curerà allo stesso tempo la messa in scena dell’opéra comique; accanto a lui Maria Sardaryan (Manuelita), la Lisa della Sonnambula dello scorso anno, e il tenore Pierluigi d’Aloia (Miguel). Sul podio dell’Orchestra Sinfonica Rossini salirà Marco Guidarini.

Finale scoppiettante con  l’Accademia Bizantina  diretta da Ottavio Dantone nella serenata teatrale Marc’Antonio e Cleopatra di Hasse. La mise en espace sarà curata da Lucio Diana, la drammaturgia è di Vincenzo De Vivo. Il contralto Delphine Galou e il soprano Sophie Rennert interpreteranno le parti che furono di Vittoria Tesi e di Farinelli. Prelazione per gli abbonati della scorsa stagione dal 17 al 27 luglio, nuovi abbonamenti saranno in vendita dal 28 luglio, l'abbonamento costa 99 euro, il biglietto singolo 40. Per info e prenotazioni tel 07120784270, 3496093364.

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