La 'Messa di Gloria' di Rossini si aggiudica il Premio Abbiati del Disco 2023

L'opera eseguita dall’Orchestra e Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, diretta da Antonio Pappano (registrata per Warner Classics), si aggiudica premio per la categoria 'Repertorio sinfonico'

Formazione
classica
Premio Abbiati del Disco 2023

La Messa di Gloria di Gioachino Rossini, eseguita dall’Orchestra e dal Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e diretta da Antonio Pappano (registrata per Warner Classics), si aggiudica il Premio Abbiati 2023 per la categoria “Repertorio sinfonico”.

Arrivato alla sua quinta edizione, il Premio Abbiati del Disco è promosso dall’Associazione Nazionale Critici Musicali che ogni anno individua le migliori edizioni discografiche distribuite fra il 2022 e il 2023, eleggendo due vincitori per ognuna delle sei categorie. 

“Non si può che essere orgogliosi di aver meritato un premio grazie a un capolavoro assoluto come la Messa di Gloria di Rossini” - afferma Michele dall’Ongaro, Presidente-Sovrintendente dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia - “con solisti di grandissimo prestigio come il soprano Eleonora Buratto, il mezzosoprano Teresa Iervolino, il basso Carlo Lepore, il tenore Lawrence Brownlee e il bari-tenore Michael Spyres, con il nostro Coro che tutti ammirano, guidato dal Maestro Monti, e un direttore supremo come Antonio Pappano. Vogliamo ringraziare la giuria del Premio Abbiati e il suo Presidente perché noi ci siamo molto divertiti a lavorare a questa registrazione e siamo davvero orgogliosi e felici che questa registrazione sia stato apprezzata e premiata dalla critica musicale italiana.” 

Il Maestro Pappano, felicissimo di questo ennesimo riconoscimento, così commenta l’opera di Rossini pubblicata nell’ottobre 2022 da Warner Classics: “La Messa di Gloria è una massa di luce. Rossini si è sempre connesso intensamente al suo pubblico nel suo modo inimitabile. I solisti hanno bisogno di cantare con fervore spirituale e grande sicurezza per comunicare l’impavido rapporto con Dio del compositore. L’opera è una celebrazione, una lode alla gloria di Dio… Rossini si rivolge a Dio con occhi aperti, viso aperto e braccia aperte. Rossini pretende molto dall’orchestra, ma nella Messa di Gloria ha dato ai solisti sfide vocali davvero estreme persino per i suoi standard – sia in termini di agilità che di colore. Sono stato davvero fortunato ad avere una squadra di cantanti così meravigliosa... I solisti devono cantare con grande fervore spirituale e allo stesso tempo con grande sicurezza al fine di comunicare l’impavido rapporto di Rossini con Dio”.

Le motivazioni verranno comunicate durante la cerimonia di premiazione che si terrà a Cremona, nell’ambito di Cremona Musica International Exhibition il 24 settembre alle 13.30 presso la Media Lounge.