La 'Messa di Gloria' di Rossini si aggiudica il Premio Abbiati del Disco 2023
L'opera eseguita dall’ Orchestra e Coro dell’ Accademia Nazionale di Santa Cecilia , diretta da Antonio Pappano (registrata per Warner Classics), si aggiudica premio per la categoria 'Repertorio sinfonico'.
29 settembre 2023 • 2 minuti di lettura

La Messa di Gloria di Gioachino Rossini, eseguita dall’ Orchestra e dal Coro dell’ Accademia Nazionale di Santa Cecilia e diretta da Antonio Pappano (registrata per Warner Classics), si aggiudica il Premio Abbiati 2023 per la categoria “Repertorio sinfonico”.
Arrivato alla sua quinta edizione, il Premio Abbiati del Disco è promosso dall’Associazione Nazionale Critici Musicali che ogni anno individua le migliori edizioni discografiche distribuite fra il 2022 e il 2023, eleggendo due vincitori per ognuna delle sei categorie.
“Non si può che essere orgogliosi di aver meritato un premio grazie a un capolavoro assoluto come la Messa di Gloria di Rossini” - afferma Michele dall’Ongaro , Presidente-Sovrintendente dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia - “con solisti di grandissimo prestigio come il soprano Eleonora Buratto , il mezzosoprano Teresa Iervolino , il basso Carlo Lepore , il tenore Lawrence Brownlee e il bari-tenore Michael Spyres , con il nostro Coro che tutti ammirano, guidato dal Maestro Monti, e un direttore supremo come Antonio Pappano. Vogliamo ringraziare la giuria del Premio Abbiati e il suo Presidente perché noi ci siamo molto divertiti a lavorare a questa registrazione e siamo davvero orgogliosi e felici che questa registrazione sia stato apprezzata e premiata dalla critica musicale italiana.”
Il Maestro Pappano , felicissimo di questo ennesimo riconoscimento, così commenta l’opera di Rossini pubblicata nell’ottobre 2022 da Warner Classics: “La Messa di Gloria è una massa di luce. Rossini si è sempre connesso intensamente al suo pubblico nel suo modo inimitabile. I solisti hanno bisogno di cantare con fervore spirituale e grande sicurezza per comunicare l’impavido rapporto con Dio del compositore. L’opera è una celebrazione, una lode alla gloria di Dio… Rossini si rivolge a Dio con occhi aperti, viso aperto e bracc ia aperte. Rossini pretende molto dall’orchestra, ma nella Messa di Gloria ha dato ai solisti sfide vocali davvero estreme persino per i suoi standard – sia in termini di agilità che di colore. Sono stato davvero fortunato ad avere una squadra di cantanti così meravigliosa... I solisti devono cantare con grande fervore spirituale e allo stesso tempo con grande sicurezza al fine di comunicare l’impavido rapporto di Rossini con Dio”.
Le motivazioni verranno comunicate durante la cerimonia di premiazione che si terrà a Cremona, nell’ambito di Cremona Musica International Exhibition il 24 settembre alle 13.30 presso la Media Lounge.