I Dialogues pianistici di Andrea Lucchesini

La riscoperta di questo disco Audite rivela inedite connessioni tra tradizione e innovazione, da Scarlatti a Berio

Andrea Lucchesini Dialogues
Disco
classica
Andrea Lucchesini
Dialogues
Audite
2018

Da un po’ di tempo il pianista Andrea Lucchesini sta rivolgendo particolare impegno e dedizione alla produzione di Franz Schubert. Dopo il disco Late Piano Works dello scorso anno per l’etichetta Audite, si attende ora l’uscita di un secondo volume a primavera e di un terzo previsto per il prossimo autunno. Un corso che ritrova la sua fonte in Dialogues, il disco edito dalla stessa etichetta, e che vale la pena riascoltare per la sua sorprendente abilità a stimolare un dialogo inedito tra opere del Settecento con lavori di autori del Novecento e contemporanei.

Un rapporto incrociato che pone in connessione alcune Sonate di Domenico Scarlatti ai sei Encores di Luciano Berio, i Moments Musicaux di Schubert ai sei pezzi della raccolta Idyll and Abyss (2009) del compositore e clarinettista tedesco Jörg Widmannn.

Lucchesini alla Filarmonica Romana

L’idea che sta alla base di questo progetto è stata suggerita dallo stesso Berio quando, durante la loro lunga frequentazione e amicizia, confessò a Lucchesini il desiderio di ascoltare i suoi Encores intervallati ad alcune Sonate di Scarlatti in un flusso ininterrotto, senza soluzione di continuità. Oltre a far risaltare la libertà melodica e ritmica dei brani posti a confronto, e un uso delle tecniche applicate alla tastiera a dir poco rivoluzionario per il momento storico in cui questi pezzi sono stati concepiti, all’ascoltatore più attento non sfuggirà il richiamo di alcuni riferimenti motivici e sonori che si rincorrono da un brano all’altro.

Il sistema applicato trova terreno fertile nella tendenza della produzione di Jörg Widmannn a relazionarsi continuamente con gli autori del classicismo viennese e del romanticismo tedesco. Così, secondo lo stesso principio, i Momenti musicali di Schubert si riflettono nei sei pezzi raccolti con il titolo Idyll and Abyss. Un accostamento che concorre ad esaltare quel clima di sospensione insito nell’opera di Schubert, accentuandone i caratteri in una sorta di immagine deformata utile a offrire nuova linfa a queste composizioni.

Più che il raggruppamento di cicli di autori diversi, il disco propone infatti un vero e proprio programma concertistico, ideato ed eseguito da Andrea Lucchesini con acuta sensibilità e intelligenza, tutto da riscoprire e godere nell’intimità della propria abitazione in vista delle prossime uscite discografiche dedicate alla musica di Schubert.

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