I Wild Beasts al Tunnel di Milano

Anna Calvi conquista il pubblico nel suo concerto milanese

Noah and The Whale, da Londra al Tunnel di Milano

Per la terza volta in Italia, Devendra Banhart ha presentato il suo nuovo disco a Milano.

Milano: a Mito una serata di sperimentazione

Il concerto ha lasciato un po' l'amaro in bocca, questo sia chiaro sin da principio. Nello splendido ed esauritissimo Piccolo Teatro Studio di Milano, il sesto spettacolo di Eurotribu 2006 - venduto correttamente come Rodrigo Leao (il compositore portoghese fondatore dei Madredeus) featuring Beth Gibbons (la storica cantante dei Portishead) – è stato appannaggio quasi esclusivo del primo.

Teatro Ciak, Milano. Sul palco, defilati sulla destra, l'olandese Ernst Reijseger al violoncello, il senegalese Mola Sylla alla voce e percussioni varie, il coro tradizionale sardo Tenore e Concordu de Orosei. Sulla sinistra la proiezione di alcune sequenze dell'ultimo film di Werner Herzog, The Wild blue Yonder (2005). Non si tratta però di una proiezione cinematografica con colonna sonora live, quanto piuttosto di un vero e proprio concerto.

Musicista straordinario, Morgan. In un affollato Teatro Nazionale, il pubblico ha assistito a un concerto non facile, eppure godibilissimo, vibrante. Bel palco, con una scenografia essenziale, vagamente metafisica. La prima parte dell'esibizione – dedicata al repertorio originale, con brani tratti dal disco d'esordio e diversi inediti che faranno parte del secondo lavoro di prossima uscita – è stata una sorpresa.

Forte di ben dodici Tony Awards (l'Oscar americano dei musical), "The Producers" giunge finalmente in Italia: ottima la versione della consolidata Compagnia della Rancia.

Una suggestiva commistione tra pianoforte ed elettronica con l'aggiunta, tutt'altro che secondaria, anzi centrale almeno quanto la musica, delle immagini.

In un musical, direi, atipico, sono state messe in scena le vicende grottesche del cane-uomo raccontate da Bulgakov nel celebre racconto censurato dalla polizia sovietica. Risultato piuttosto godibile, con qualche elemento ancora da registrare.

Un invito alla memoria, questo è stato il messaggio che i Sentieri Selvaggi hanno voluto lanciare nel giorno del debutto della rassegna "Parole". Un invito a non dimenticare i partigiani fucilati, i treni della deportazione ebraica, l'uccisione di Aldo Moro. Programma impegnativo, ma ben articolato e musicalmente godibilissimo. Peccato che il Teatro Dal Verme fosse semivuoto, segno che la marcia di avvicinamento del grande pubblico alla musica contemporanea è tutt'altro che compiuta.