Napoli: Aida apre la stagione del San Carlo

A Martina Franca Crispino e la Comare e L'ambizione delusa

L'opera di Cavalli nel teatro di Drottningholm

Successo dell'opera di Haendel al Valle d’Itria, eccellente direzione di Diego Fasolis

Ancora successo per una ripresa di Cavalli: Ercole amante, diretta ad Amsterdam da Bolton

Due conservatori olandesi e Opera Academy per una Poppea professionale di tutto rispetto

Per la prima volta un'opera di Francesco Cavalli al Covent Garden: trionfo de La Calisto

Torna a Venezia per la prima volta dal 1641 l'opera di Cavalli e Busenello con esito trionfale, grazie ad una creazione collettiva di regia scene e costumi, col coordinamento didattico di Carlo Majer, e all'ottima resa degli strumentisti di Europa Galante diretti da Fabio Biondi e da un ottimo cast: ricordiamo in particolare McFadden (Didone) Staveland (Enea) Domènech (Iarba) Custer (Giunone) Schiavo (Venere) e bravi tutti gli altri interpreti.

Per l'anno Mozart la Fondation Royaumont di Parigi ha presentato La finta giardiniera, con il complesso Opera Fuoco di David Stern, a confronto con l'opera scritta da Pasquale Anfossi, eseguita dalla Cappella dei Turchini di Antonio Florio, che ha conquistato la parità, grazie all'ottima regia di Stephan Grögler, unica per i due spettacoli, ma anche per la scoperta di Anfossi, nella cui esecuzione han brillato i cantanti e la splendida orchestra.

"Partenope" è un omaggio a Napoli del grande Haendel che conosceva l'opera omonima di Vinci. La Cappella dei Turchini diretta da Florio ha eseguito le due opere alla Cité de la Musique, confermandosi complesso italiano di punta nel panorama internazionale. Nell'esecuzione handeliana grande successo personale soprattutto per il virtuosismo vocale mozzafiato di Sonia Prina (Rosmira) e Roberta Invernizzi (Partenope), e ovazioni per la splendida orchestra.

Polemiche al limite dello scandalo a Parigi per Il Flauto magico senza recitativi con gli attori della Fura dels Baus e giochi di luce al computer. Buona la direzione musicale di Marc Minkovski con un ottimo cast di cantanti.

Ariadne auf Naxos, prima opera di Richard Strauss rappresentata a Bari, è stata proposta nella rara prima versione del 1912 da un cast tutto italiano (tranne uno dei commedianti), in maggioranza giovani degni di lode. Grandi protagoniste sono risultate Patrizia Cigna (Zerbinetta che in questa versione ha maggiori spazi virtuosistici) e Denia Mazzola (Arianna patetica e coinvolgente). La prima parte, ispirata a Molière ma che illustrava satiricamente i tic di un ricco e potente personaggio del nostro tempo, ha avuto come protagonista l'attore Peppe Barra. La seconda ha messo in luce le impervie difficoltà tecniche per l'Orchestra della Provincia di Bari, superate grazie alla determinazione del direttore Bosman, applaudito insieme al regista Sollazzo, allo scenografo Della Cioppa e alla costumista Giustino.