Zohran Mamdani, quando faceva rap
Breve guida alla carriera da rapper del nuovo sindaco di New York
11 novembre 2025 • 4 minuti di lettura
«Donald Trump, since I know you’re watching, I have four words for you: turn the volume up!» (Donald Trump, poiché so che stai guardando, ho quattro parole per te: tira su il volume!).
Per alcuni secondi ho immaginato che queste parole fossero state pronunciate da Chuck D e Flavor Flav di Public Enemy nel brano “State of the Union”. Sono parole pronunciate con uno stiletipicamente da rapper.
Lo ammetto, sapevo poco di Mamdani, non avevo seguito la sua campagna elettorale, non conoscevo la sua provenienza, però non ero riuscito a evitare i commenti di basso livello di certa politica nostrana: uno tra tutti, «un sindaco musulmano a New York è uno sfregio alle vittime dell’11 settembre».
Donald Trump, since I know you’re watching, I have four words for you: turn the volume up!Zohran Mamdani
Queste considerazioni mi hanno spinto a dedicare maggiore attenzione alla contesa elettorale e ai suoi protagonisti, scoprendo così che Mamdani era davvero stato un rapper, conosciuto con il nome (alquanto banale, va detto) di Young Cardamom. E anche la sua campagna elettorale è stata quella che avrebbe condotto un rapper: manifesti con colori squillanti, scritte con font inusuali, quasi fumettistici, passeggiate nei quartieri difficili in compagnia dei capi delle comunità locali – se indossi giacca e cravatta, è meglio avere dei lasciapassare, non si sa mai -, sorrisi, risate, tante risate, e musica, tanta musica, per convincere la gente ad andare alle urne a votare per lui e spazzare via una volta per tutte la dinastia dei Cuomo – a ben vedere queste elezioni sono state un regolamento di conti all’interno del Partito Democratico, il candidato repubblicano Curtis Sliwa non rappresentava una minaccia credibile e infatti ha ottenuto solo il 7% dei voti.
Dov’è nato l’hip hop? A New York e dunque è giusto che New York abbia finalmente un sindaco rapper.
Se pensate che l’ispirazione per questo logo (o “marchio”, com’è chiamato nel mondo degli affari) arrivi dai poster vintage di Bollywood, ebbene, non sbagliate. Infatti è un’allusione al retaggio culturale sudasiatico di Mamdani – sua madre è Mira Nair, la regista di classici del cinema indiano quali Salaam Bombay! e Monsoon Wedding.
I colori vivaci sono quelli a cui i newyorkesi sono abituati, quelli della Metro Card e della New York Lottery e sono comparsi ovunque, sui taxi così come sulle vetrine delle bodegas coi prodotti sudamericani in bella vista.
L’uso massiccio dei social con approccio innovativo e l’orecchiabile inno elettorale cantato dalla leggendaria artista pachistana Saima Jahan (beat sudasiatico, testo in urdu con un pizzico di punjabi: una pachistana che canta in punjabi per un indiano…) hanno fatto il resto.
Mamdani mayor banaayenge, Zohran ko hi laayenge - Facciamo che Mamdani diventi sindaco, noi vogliamo solo Zohran.Dal testo dell’inno elettorale (ho scoperto che in Pakistan se non ne hai uno non hai speranza di essere eletto)
Mamdani ha mescolato l’attività frenetica tipica degli immigrati con idee politiche da Gen-Z ed è poliglotta, meme-ready, socialmente consapevole e apparentemente concreto (questo lo vedremo più avanti) sulle lotte quotidiane, vale a dire gli affitti, i trasporti e il senso di appartenenza. Forse è per questi motivi che la sua campagna è stata percepita meno come politica e più come cultura pop.
Ci sono molte cose della tua vita che non puoi più vivere allo stesso modo nel mezzo di una campagna elettorale di questa portata, ma la musica è una di quelle a cui ti puoi ancora aggrappare perché la puoi ascoltare anche se fai altre cose.Mamdani in un’intervista concessa a Pitchfork
Ma torniamo a Young Cardamom e diamo un’occhiata alla sua carriera sviluppatasi soprattutto in Uganda, nella cui capitale Kampala è nato 34 anni fa. Al suo attivo un pugno di video, la presenza con un brano nella colonna sonora del film Queen of Katwe, la cui regista è sua madre, e l’EP Sidda Mukyaalo (Non stiamo tornando al villaggio, in lingua luganda), quasi sempre in compagnia di HAB.
Nell’EP i due si esprimono in 6 lingue diverse (luganda, inglese, hindi, swahili, runyoro e nubi), a dimostrazione delle diversità etniche all’interno di Kampala.
Partiamo col video di “Kanda (Chap Chap)”, singolo d’esordio dei due: se penso alla faccia di Andrew Cuomo dopo averlo visto, mi scappa da ridere.
Proseguiamo con il video di un brano incluso in Sidda Mukyaalo, “P.S.V.”, in cui già s’interessa ai trasporti, evidentemente un suo vecchio pallino. Guardate il numero delle visualizzazioni: aumenta di giorno in giorno da quando è diventato Mayor Cardamom.
Un altro estratto da quell’EP, “Wabula Naawe”: mi rendo conto solo ora che sono già trascorsi 9 anni.
Sei anni fa Hamdani avvia la sua produzione da solista e diventa Mr. Cardamom, dedicando una canzone alla nonna. Nel video compare l’attrice e conduttrice televisiva indiana Madhur Jaffrey.
Gli scandali degli altri politici: pedofilia, stupri, sessismo e misoginia. Zohran: sua nonna .Un utente di YouTube commentando il video
Il ragazzo ci sa fare e sarebbe davvero divertente se il prossimo gennaio, dopo la cerimonia del giuramento, decidesse di dare un saggio delle sue capacità e mettesse alla prova il suo flow.
Chiudo proponendo ancora due video: il primo è quello di “Dhoom Machale Song”, la canzone che è esplosa al termine del discorso della vittoria, un banger da 372 milioni di visualizzazioni in pieno Bollywood style.
Il secondo video riprende Mamdani che partecipa tre mesi fa a un concerto newyorkese di Wu-Tang Clan e incontra nei camerini i membri della crew e i Run the Jewels, ricevendo il loro sostegno. A naso, di uno a cui piacciono i Wu-Tang Clan io mi fiderei.
Io provengo da una famiglia benestante e dunque ho incrociato il mio cammino con quello di bambini con possibilità simili, i cui genitori sono ricchi uomini d’affari o politici. La maggior parte delle loro conversazioni sono infarcite di lamentele sul clima politico ugandese, lamentele che non tengono minimamente conto del fatto che le loro famiglie hanno aiutato a creare o a mantenere in piedi lo status quo.Zohan Mamdani in versione Young Cardamom in un’intervista concessa a okayafrica nel 2016