Guida all'Afrofuturismo
Tra musica nera, mitologia e fantascienza, L’invasione degli Afronauti di Giorgio Rimondi.
29 marzo 2022 • 1 minuto di lettura
In densi ma scorrevoli capitoli Rimondi dà conto del rapporto della cultura afroamericana con la tecnologia e la fantascienza, analizza il percorso di Sun Ra e George Clinton, recupera l'essenziale epifania di Mumbo Jumbo di Ishmael Reed, coinvolge Rammellzee, Greg Tate e Toni Morrison, in un affresco che si materializza nell’ultima parte in un crescendo in cui mette in dialogo Janelle Monae, Walter Benjamin, Kodwo Eshun e Gilles Deleuze sullo sfondo di un’umanità sempre più inevitabilmente multidimensionale.
E se proprio il testo di Eshun, Più brillante del sole, tradotto recentemente da Nero Edizioni – con tutte le difficoltà del caso, dal momento che la scrittura dello studioso britannico è volutamente innovativa e complessa (lo stesso Rimondi la definisce felicemente come “Finnegan’s Wake psichedelico”) – si poneva sin dalla sua uscita come un affascinante dispositivo in grado di suggerire come la dialettica tra esistenza nera e fantascienza ci faccia superare l’aspetto di identificazione puramente razziale e sposti l’accento sul rapporto umano/macchina, l’ampia riflessione di Rimondi proietta queste suggestioni all’interno di un sistema di labirintica articolazione filosofico/culturale, in cui convivono posizioni anche molto differenti, ma accomunato dalla possibilità di illuminare con luce nuova i temi della giustizia sociale e del nostro stare al mondo.
Lavoro interessantissimo e stimolante, ricco di bibliografia e spunti. Da avere!