Una grande semi-opera

A Madrid "Indian Queen" con una strepitosa regia di Sellars.

FZ

13 novembre 2013 • 3 minuti di lettura

foto Javier del Real
foto Javier del Real

Teatro Real Madrid

Prima di tutto c'è la musica di Purcell: musica al quadrato. Sì, perché l'articolato intervento registico, in questo allestimento della sua ultima semi-opera, operato da Sellars su libretto, contenuti e personaggi, con l'inserimento e l'aggiunta di songs e diversi anthem dello stesso Purcell, si caratterizza anche come operazione 'musicologica': una sorta di dilatazione di senso, in cui a fare da padrone sono le struggenti atmosfere del mondo armonico e melodico del musicista inglese. Più di tre ore di spettacolo, mirabilmente dirette da Currentzis, con un'orchestra, un coro e una compagnia di canto di pregio, che sono riusciti a tenere avvinto il pubblico fino alla fine. Messe da parte le incongruenze storiche del conflitto tra peruviani e Aztechi, messi da parte i personaggi e la storia del libretto di Dryden e Howard, Sellars fa uscire dal cilindro qualcosa di assolutamente nuovo, che ammicca ad una visione esotica e misteriosa di Purcell, della civiltà e dei rituali del mondo Maya. Il tutto si sposta ai tempi della conquista spagnola, i personaggi diventano divinità, sacerdoti ed eroi Maya, cruenti conquistadores - con soldati in mimetica armati di mitra - donne, appassionate amanti e vittime... Una forte critica all'Hispanidad, mal digerita dai settori più conservatori del pubblico e della critica. Il filo della narrazione si rifà ai temi ed ai contenuti del romanzo della scrittrice nicaraguense Rosario Aguilar, “La niña blanca y los pájaros sin pies”: prospettiva storica al femminile di ciò che avvenne, tra collaborazionismo, perdita di identità e con la nascita di una nuova umanità meticcia. Straniante l'effetto delle belle coreografie di danza contemporanea sulle atmosfere delle musiche di corte. Calorosi e numerosi i consensi del pubblico. Fabio Zannoni

Note: Nueva versione di Peter Sellars, libretto di John Dryden, Canzoni e inni di Henry Purcell, con testi di Katherine Philips, George Herbert e altri. Testi recitati tratti dal romanzo, La niña blanca y los pájaros sin pies, di Rosario Aguilar (Traduzione de Edward Waters Hood) Nuova produzione del Teatro Real, in coproduzione con la Ópera de Perm e la English National Opera

Interpreti: Hunahpu(héroemaya/Dios gemelo): VinceYi - Teculihuatzin, [DoñaLuisa](la reina indígena): Julia Bullock - Don Pedrarias Dávila (capitán general y gobernador de Terra Firma): Markus Brutscher - Doña Isabel (esposa de Don Pedrarias Dávila): Nadine Koutcher - Don Pedro de Alvarado (conquistador): Noah Stewart - Ixbalanqué (héroe maya/Dios gemelo): Christophe Dumaux - Sacerdote maya: Luthando Qave - Leonor (hija de Teculihuatzin y Don Pedro de Alvarado): Maritxell Carrero - Dioses mayas: Paul Singh, Caitlin Scranton, Takemi Kitamura, Burr Johnson - Tecún Umán (jefe maya): Christopher Williams - Leonor (niña): CelinePeña

Regia: Peter Sellars

Scene: Gronk

Costumi: Dunya Ramicova

Coreografo: Christopher Williams

Orchestra: MusicAeterna (Coro y Orquesta de la Ópera de Perm)

Direttore: Teodor Currentzis

Coro: MusicAeterna (Coro y Orquesta de la Ópera de Perm)

Maestro Coro: Vitaly Polonsky

Luci: James F. Ingalls