Una dannazione a metà strada

Regia di Kalman al San Carlo di Napoli

Recensione
classica
Teatro di San Carlo
22 Marzo 2009
L’ultima volta al S. Carlo (era il 2000), la Damnation de Faust era stata proposta in forma di concerto, stavolta invece si è scelta la via più avventurosa della versione scenica. In verità sarebbe più appropriato parlare di versione “semi-scenica” per lo spettacolo che abbiamo visto. Jean Kalman, light designer di consumata esperienza, cerca di fare di necessità virtù alle prese con un teatro commissariato e un budget ridotto all’osso: pochissimi elementi scenografici, fondali piuttosto sobri, pertinenti effetti di luce abbinati a velami fluttuanti danno luogo ad un’interpretazione indirizzata verso una dimensione simbolico-onirica del testo. Approccio più che convincente in un caso tanto anomalo come quello del capolavoro di Berlioz la cui drammaturgia sfugge quasi del tutto alle convenzioni teatrali dell’Ottocento. Tuttavia la sensazione netta è che l’intenzione sia stata realizzata solo in parte e con soluzioni non sempre coerenti. In qualche caso la scena va quasi a svuotarsi di segni pregnanti e non valgono certo i costumi fin troppo decantati di Emanuel Ungaro a distogliere dalla tentazione di chiudere gli occhi e ascoltare soltanto. In effetti sul fronte musicale siamo di fronte ad una proposta decisamente pregevole. Coro e orchestra si comportano egregiamente sotto la direzione di Pehlivanian: la sua bacchetta guida con autorevolezza e grande senso del colore la partitura, riuscendo nel compito non facile di bilanciare le accesissime tinte orchestrali con la presenza in campo delle voci protagoniste. Voci che sostengono in modo convincente i loro ruoli: ad un Faust vocalmente ben rilevato come quello di José Bros si affianca il Méfistophélès trascinante di Erwin Schrott e la Marguerite suadente di Sonia Ganassi. La risposta del pubblico è piuttosto calorosa.

Interpreti: José Bros , Sonia Ganassi, Erwin Schrott, Maurizio Lo Piccolo

Regia: Jean Kalman

Scene: Jean Kalman

Costumi: Emanuel Ungaro

Coreografo: Loredana Parrella

Orchestra: Teatro San Carlo

Direttore: George Pehlivanian

Maestro Coro: Marco Obzic

Luci: Jean Kalman

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