Un "Otello" miracoloso

Il Teatro "Verdi" di Trieste ha colto l'occasione di affermare al meglio la propria efficienza di macchina teatrale allestendo un impareggiabile "Otello" in una caldissima serata estiva. Uno spettacolo di lusso che, purtroppo, si ripete per quattro sole recite ma che offre la possibilità a pochi privilegiati di ascoltare, a confronto, i due astri del momento più versati nei panni del celebre "Moro", Josè Cura, che ha affrontato tale ruolo nel 1997 sotto la direzione di Abbado e Vladimir Galouzine, delfino di Gergiev.

Recensione
classica
Teatro Lirico Giuseppe Verdi Trieste
Giuseppe Verdi
02 Agosto 2001
Il Teatro "Verdi" di Trieste ha colto l'occasione di affermare al meglio la propria efficienza di macchina teatrale allestendo un impareggiabile "Otello" in una caldissima serata estiva. Uno spettacolo di lusso che, purtroppo, si ripete per quattro sole recite ma che offre la possibilità a pochi privilegiati di ascoltare, a confronto, i due astri del momento più versati nei panni del celebre "Moro", Josè Cura, che ha affrontato tale ruolo nel 1997 sotto la direzione di Abbado e Vladimir Galouzine, delfino di Gergiev. Nella città giuliana che lo aveva lanciato nel 1993 nella "Signorina Giulia" di Bibalo e in un paio di operette è ritornato dunque ieri sera Cura nel pieno meriggio della sua efficienza artistica e vocale che gli permette di mostrare un Otello a tratti commovente ma anche tormentato da agitate intenzioni espressive. Perfetto sul piano attoriale, Cura commuove con la sua bellissima voce suadente a tal punto che gli si può perdonare qualche smagliatura quando qua e là cede a qualche pigra e sbadata accentazione di quello che si suol definire il nuovo declamato verdiano. Ma la nuova continuità drammatica impressa nell'opera dal Maestro di Busseto, con la sua avanzata "mélodie déclamée selon les exigences de la situation" - secondo le felici intuizioni di Maurel -, è stata appannaggio di uno straordinario Juan Pons che, nella parte di Jago devoto al male, si è inserito perfettamente nella trama severa dello spettacolo, distinguendosi per granitica compattezza espositiva e per profondità di scavo. Pons ha dominato entro la regola aurea dello stile il nichilismo recitativo espressivo del "Credo" e il perverso giuramento con Otello alla fine del secondo atto. Efficace è stata pure Cecilia Gasdia nella parte di Desdemona, scolpita più che da tratti mielosi e remissivi, consoni alla dama veneziana cinquecentesca abitatrice del palazzetto Contarini-Fasan, da temperamento animoso: insieme a Cura la Gasdia ha intrecciato un duetto d'amore mozzafiato nel finale del primo atto, oltre a una raffinata, nostalgica e meditata "Canzone del salce" e a una accorata e poetica "Ave Maria". L'articolata e stupenda direzione di Gary Bertini, al suo 'debutto' operistico a Trieste, ha impresso un sigillo stilistico espressivo a tutta l'esecuzione, cavando uno smalto particolare dall'animo di ciascun orchestrale. Bertini dirige con l'esperienza del grande navigatore operistico, con un senso del fraseggio totale e con una carica drammatica continua. Magnifico, come sempre, il coro del "Verdi", affidato alle cure preziose di Ine Meisters, cui si è aggiunto nel secondo atto il coro di voci bianche "I Piccoli Cantori della Città di Trieste" guidato dalla brava Maria Susowsky. Lo scozzese Paul Curran ha ideato una regia esotica e avvincente supportata dalle scene ombrose di Sergio D'Osmo, risolte con geometrizzanti colonnati nero-bluastri, illuminati da un effettistico e sfolgorante squarcio d'oro bizantino nel terzo atto, di quello che si immagina essere stato l'ipotetico castello cipriota di Otello. Oltre alle scene, D'Osmo ha firmato anche i sontuosi costumi, predisposti con velluti, sete e broccati secondo antiche manifatture veneziane, che sembravano evaporare da dipinti di Gentile Bellini e di Carpaccio. Teatro gremito e ovazioni prolungate e meritatissime.

Interpreti: Cura/Galouzine, Gasdia, Pons

Regia: Paul Curran

Scene: Sergio D'Osmo

Costumi: Sergio D'Osmo

Orchestra: Orchestra del Teatro Lirico "G. Verdi" di Trieste

Direttore: Gary Bertini

Coro: Coro del Teatro Lirico "G. Verdi" di Trieste

Maestro Coro: Ine Meisters

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