Un Candide a stelle e strisce

Robert Carsen non va per il sottile. Rilegge il Candide in evidente chiave antiamericana. O meglio è l'amministrazione Bush che è presa di mira e con lui tutti i potenti che lo attorniano e lo assecondano. Una scena che ha suscitato una contagiosa ilarità tra il pubblico è stata proprio quella con i potenti della terra in costume da bagno...

Recensione
classica
Théâtre du Châtelet Parigi
Leonard Bernstein
Robert Carsen non va per il sottile. Rilegge il Candide in evidente chiave antiamericana. O meglio è l'amministrazione Bush che è presa di mira e con lui tutti i potenti che lo attorniano e lo assecondano. Una scena che ha suscitato una contagiosa ilarità tra il pubblico è stata proprio quella con i potenti della terra in costume da bagno. Tra loro si riconoscono in maniera inequivocabile: Putin, Bush, Blair, Chirac e Berlusconi. Il Candide di Carsen è interamente interpretato in chiave di denuncia sociale dove una grande preoccupazione del regista canadese trova piena espressione: l'ecologia. La presa di coscienza di Candide è parallela a quella del pubblico invitato a riflettere sui danni inferti al pianeta terra da una politica volta al consumo sfrenato. Il piano di Carsen è svelato sin dalla prima scena: il mitico castello in cui Maximilian, Cunegonda e Candide sono cresciuti è la Casa Bianca. La disillusione del giovane Candide a proposito del mondo illustra quella del regista nei confronti della potenza americana. Ma la genialità di Carsen riesce a non far precipitare lo spettacolo in una pedante esposizione di tesi politiche. Il "suo" Candide funziona sulla scena, ci si diverte e si ammira la consumata perizia sia del regista sia dell'équipe che ha concepito i video che si sovrapponevano al palcoscenico. Uno dei principali meriti va certo a Lambert Wilson che si è mosso magistralmente tanto come attore quanto come cantante. Bravissimo pure il tenore americano William Burden, nel ruolo eponimo. Il resto del cast si è rivelato più di routine, senza stelle di primo piano, ma con cantanti tutti affidabilissimi. Eccelsa l'esecuzione dell'Ensemble Orchestral de Paris, specializzato nel repertorio contemporaneo.

Interpreti: Lambert Wilson Voltaire, Panglos, Martin William Burden Candide Anna Christy Cunegonde

Regia: Robert Carsen (regia e luci)

Scene: Michael Levine

Costumi: Buki Shiff

Coreografo: Rob Ashford

Orchestra: Ensemble orchestral de Paris

Direttore: John Axeirod

Coro: Coro del Théâtre du Châtelet

Maestro Coro: Stephen Betteridge

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