Tosca incanta Liegi

Nei panni di Floria una Barbara Haveman determinante

Recensione
classica
Opéra Royale de Wallonie, Liegi, Belgio
Giacomo Puccini
20 Dicembre 2014
Una Tosca in crescendo quella proposta all'Opera di Liegi, dopo sette anni di assenza dal cartellone, alla fine premiata con lunghi e calorosi applausi, con una Floria - Barbara Haveman determinante che porta tutto lo spettacolo su più alti livelli, mostrando padronanza della difficile parte e accompagnando a migliore prestazione anche un Mario - Marc Laho che all'inizio del primo atto non riesce a dare il meglio di sé, probabilmente perché al suo debutto nel ruolo, ma che alla fine gioca bene le sue carte, acquisisce scioltezza, coinvolge ed emoziona. Esperienza da vendere e grande sicurezza, dal primo all'ultimo secondo, mostra invece, com'era previsto, Ruggero Raimondi, veterano e maestro nei panni di Scarpia, omaggiato dal pubblico con tanto affetto. Un mix che funziona, confermando l'oculatezza oramai comprovata delle scelte vocali dell'Opera di Liegi che, pur nelle ristrettezze economiche comuni a tutte le istituzioni musicali, anche in Belgio, riesce a trovare soluzioni abbastanza soddisfacenti. Quanto alla regia, nell'insieme niente di nuovo, con qualche movimento poco efficace e caratterizzazione un po' troppo macchiettistica delle parti minori quali il Sagrestano e Spoletta. Il coro di bambini regala invece un momento di freschezza e vivacità al primo atto. Le scene, malgrado il profilo di Castel Sant'Angelo fin troppo semplificato e non solo quello, hanno incassato pure complessivamente il gradimento del pubblico, così come i costumi, in particolare quelli dei protagonisti. Oltre agli interpreti principali, a far superare l'esame a questa Tosca, anche se non memorabile o innovativa, è infine senza dubbio la direzione musicale di Paolo Arrivabeni, pure assai applaudito, che ha guidato con saldezza l'Orchestra in una esecuzione accurata della partitura.

Note: Produzione: Opéra Royal de Wallonie-Liège

Interpreti: Barbara Haveman/Isabelle Kabatu (Floria Tosca), Marc Laho/Calin Bratescu (Mario Cavaradossi), Ruggero Raimondi/Pierre-Yves Pruvot (il Barone Scarpia), Roger Joakim (Cesare Angelotti), Laurent Kubla (il Sagrestano), Giovanni Iovino (Spoletta)

Regia: Claire Servais

Scene: Carlo Centolavigna

Costumi: Michel Fresnay

Orchestra: Opéra Royal de Wallonie-Liège

Direttore: Paolo Arrivabeni, Cyril Englebert

Coro: Opéra Royal de Wallonie-Liège

Maestro Coro: Marcel Seminara

Luci: Olivier Wéry

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