Talento di cristallo

Cristina Zavalloni & Radar Band sul palco del Pinocchio Live Jazz di Firenze

Foto Barbara Rigon
Foto Barbara Rigon
Recensione
jazz
Pinocchio Live Jazz Firenze
08 Marzo 2014
Cristina Zavalloni con la sua Radar Band sul palco del Pinocchio riaccende non solo entusiasmi, ma un sacco di problematiche - come si addice ad una grande interprete che vive la musica a 360°. Il contrasto è la prima sensazione che ci avvolge. Il contrasto tra suono e calore di una pregevole formazione jazz – notevole già dalla intro strumentale - e la voce della leader. Su questa “lontananza” si gioca la serata. Tutto era già evidente nel cd [i]La donna di cristallo[/i] (Egea) del 2012, ma dal vivo l’evidenza risulta più netta. Ricordare l’eclettismo, la trasversalità della cantante bolognese, che da anni calca con successo i palchi di tutto il mondo con repertori che vanno dalla musica antica alle avanguardie storiche e alla contemporaneità, dalla forma canzone al jazz, può risultare un buon punto di partenza. La filosofia interpretativa della Zavalloni è totale, travasa e mischia tutti questi materiali e rivendica un approccio che superi stili e ambientazioni sonore, che reputa usurate. Su questa strada la rilettura di brani come “My favorite things” e “Solitude” può far storcere il naso ai puristi, ma è come se aprisse nuovi orizzonti. Alla parte orchestrale è affidato un compito di memoria – ne è un esempio lo splendido solo ellingtoniano di Sigurtà – mentre la cantante dall’alto di un talento che schizza da tutte le parti, anche difficile da tenere sotto controllo, dimostra una capacità unica di tenere il palco. La Zavalloni è molto più convincente nei propri brani come “Les Observateurs”, “Luna Park”, o nel commovente “XE.B.”, dove veste stilistica, forma e i notevoli mezzi linguistici aderiscono meglio al contesto sonoro. Di grande qualità il contributo della formazione: oltre al citato Sigurtà, l’alto di Arcelli (che cura anche gli arrangiamenti) tocca vette di puro godimento.

Interpreti: Cristina Zavalloni: voce; Cristiano Arcelli: sax alto, arrangiamenti; Fulvio Sigurtà: tromba. Michele Francesconi: pianoforte; Andrea Lombardini: basso elettrico; Alessandro Paternesi: batteria.

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