Il violino tra storia e futuro

Sul palco del Pinocchio Live Jazz il quartetto di Emanuele Parrini presenta il nuovo disco.

PC

26 gennaio 2016 • 2 minuti di lettura

Pinocchio Live Jazz Firenze

Il viaggio continua. Dopo le coraggiose immersioni in solitaria nei due capitoli di [i]Viaggio al centro del violino[/i] (Rudi Records 2013 e 2014) Emanuele Parrini in quartetto elabora una possibile sintesi di quelle tracce e passioni (da Grappelli a Smith, da Ponty a Jenkins). [i]The Blessing Prince[/i] (Long Song Records) - con brani originali del violinista e di Maier - dedicato ad Amiri Baraka, compagno di viaggio, cordone ombelicale con la cultura afroamericana, è un gioiello che la performance dal vivo rafforza. Per Parrini la condivisione delle estetiche delle avanguardie nere è un elemento centrale, un valore non negoziabile, radici profonde dalle quali sviluppare la musica di domani. Il quartetto su questo fronte è mirabile, mischia storia e attualità del jazz: sound collettivo, assoli, impasti sanguigni, quadri astratti, tempi danzanti intrisi di blues. Coleman aleggia come un angelo protettore, ma non mancano i rimandi alla frizzante etnomusicologia dell’Art Ensemble of Chicago, anche alle inquietudini di due rivoluzionari come Jenkins e Ayler. Il contrabbasso di Maier in questi contesti non ha rivali: densità, agilità, radicalità espresse in una trama ritmica impeccabile. Melani nella sintesi garantisce una ricca pulsione frastagliata e trasversale, nell’uso del rullante ricorda gli africanismi di Moffett. Espinoza come un corpo estraneo, nella dissoluzione della melodia in isole liriche e visionarie di un fascino inarrivabile, disfa ciclicamente le tensioni, le linee nervose del violino: un dualismo che garantisce al quartetto vette espressive ed emozionali di grande spessore. Parrini, in piena maturità progettuale e creativa, distribuisce a sua volta talento e storie dolenti con sapienza e rigore, in un controllo di suono e dinamiche da interprete unico. Il viaggio continua.

Interpreti: Emanuele Parrini: violino; Dimitri Grechi Espinoza: sax alto; Giovanni Maier: contrabbasso; Andrea Melani: batteria.