Scene da un carcere

Rigoletto debutta a Spoleto, poi nei teatri umbri

Recensione
classica
Teatro Sperimentale
27 Settembre 2009
Questo nuovo allestimento si rifà a quello del Teatro Lirico Sperimentale del 2008, con sostanziali varianti e alleggerimenti, per poter essere più facilmente rimontato nei teatri dei principali centri dell'Umbria. L'anno scorso le scene erano state realizzate con la collaborazione dei detenuti della locale casa di reclusione, che avevano immaginato Rigoletto in un carcere, come una storia di soprusi e violenze sul più debole - il gobbo, il diverso - all'interno d'un mondo chiuso e costretto. Da questa visione - sebbene il regista Marco Carniti scelga di non puntare su un'unica chiave di lettura ma d'intrecciare varie linee - nasce un Rigoletto più che mai cupo, aspro, violento, talvolta disuguale ma complessivamente di forte impatto. In linea con tale approccio è il Rigoletto di Massimiliano Fichera, mai istrionico ma fondamentalmente introverso e sofferto: anche l'invettiva "Cortigiani, vil razza dannata" esprime la sofferenza d'un debole, immobilizzato da funi di cui i cortigiani stessi tengono saldamente in mano i capi. Qualche nota non gli esce pulita, ma deve essere colpa dell'epidemia di raffreddori e mal di gola che ha costretto la direzione dello Sperimentale a ricorrere in qualche caso al secondo cast e a chiamare un rinforzo da fuori per il Duca: arrivato all'ultimo momento, Sergio Panajia è ingiudicabile nel primo atto, poi si riprende, ma comunque non è certo un modello di stile e vocalità. Ottima Deborah Leonetti, vincitrice del concorso dello Sperimentale 2009, che dà a una Gilda un liliale candore ma senza farne una sciocchina insipida. Bene anche la Maddalena d'Annalisa Stroppa, altra vincitrice del concorso. Carlo Palleschi dirige un Verdi robustamente tradizionale, ma tempi e dinamiche estreme mettono talvolta in affanno i giovanissimi strumentisti.

Note: Repliche il 29 e 30 settembre a Perugia, l'1 ottobre a Città di Castello, il 2 a Assisi, il 3 a Orvieto e il 4 a Todi.

Interpreti: Sergio Panajia (Duca di Mantova), Massimiliano Fichera (Rigoletto), Deborah Leonetti (Gilda), Ilia Popov (Sparafucile) Annalisa Stroppa (Maddalena, Giovanna), Tiziano Antonelli (Monterone), Ferruccio Finetti (Marullo), Antonio Trippetti (Borsa), Maurizio Cascianelli (Conte di Ceprano), Alessandra Luchetti (Contessa di Ceprano), Lorenzo Bartolucci (un usciere), Sara Cresta (un paggio)

Regia: Marco Carniti

Scene: Carlo Centolavigna

Costumi: Maria Filippi

Orchestra: Orchestra del Teatro Lirico Sperimentale

Direttore: Carlo Palleschi

Coro: Coro del Teatro Lirico Sperimentale

Maestro Coro: Andrea Amarante

Luci: Paolo Ferrari

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