Rossini alle Terme
Firenze: Il Viaggio a Reims debutta al Teatro del Maggio

Recensione
classica
Viaggio a Reims per la prima volta al Comunale di Firenze per il Teatro del Maggio. E allora cominciamo da Daniele Rustioni, che, a ventotto anni, dirige con notevole incisività e carattere, sulla scia abbadiana di un Rossini affilato e brioso, ma dal tratto profondamente seducente. Forse, e sottolineiamo forse, è ancora da venire per Rustioni il divertimento, l’abbandono pieno alla follia rossiniana che qui assume un sapore così particolare, tra autocitazioni e un già percettibile distacco, quasi cosciente dell’estrema fragilità del pretesto teatrale di questa celebrazione Ancien Régime. Più che bene, comunque ! Azzeccato il quartetto femminile Auxiliadora Toledano, Corinna, Leah Partridge, la Contessa di Folleville, Marianna Pizzolato, Melibea, Eva Mei, Madama Cortese, a cui va aggiunta l’arpista Susanna Bertuccioli, alter-ego sonoro di Corinna che la raggiunge in scena per il finale. Meno vicina allo spirito e alle richieste della vocalità rossiniana ci è sembrata la componente maschile del cast, fatta eccezione per i due tenori di grazia, il valente Lawrence Brownlee e il simpatico Yijie Shi, Libenskof e Belfiore, e per l’esperta arte scenica di Bruno Praticò, Trombonok. Dobbiamo dire però che non per la prima volta, e non certo per colpa di Rustioni, il tutto ci è sembrato andato in scena in debito di prove, sia di sala (ammesso che si facciano ancora le prove di sala) che d’insieme. Poco da dire sulla messinscena, dall’oramai sfruttata riambientazione in una Spa termale di un Novecento (neoclassico ? razionalista ?) alquanto generico, alla regia, in cui le maglie di una sorta di “ponnellismo” oramai logoro si slargano in digressioni e notazioni (palloni pagliacci bandiere) che ci sono parse tavolta francamente inappropriate. Buon successo.
Note: Seconda recita del 20.01.2012
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