Prima del silenzio

Il "Requiem per un giovane poeta" di Bernd Alois Zimmermann

Recensione
classica
Alte Oper Frankfurt
24 Novembre 2013
Figura fondamentale nella musica del secondo dopoguerra, Bernd Alois Zimmermann è al centro di “cresc…”, il festival biennale di musica contemporanea organizzato dall’Ensemble Modern in concorso con altre realtà produttive della regione di Francoforte. Occasione di riflessione sul compositore ma anche vetrina di nuovi lavori, l’edizione 2013 si è aperta con un concerto dell’Ensemble Modern nel segno di re Ubu e della brillante suite per le sue cene composta da Zimmermann nel 1966 con brillante virtuosismo nel citazionismo ossessivo, oltre a un tris di nuove composizioni di Beat Furrer, Arnulf Hermmann e Vito Zuraj (il cui “Übürall ” era un piccolo gioiello di vitalismo anarchico nello spirito di Jarry). La chiusura offriva la rara possibilità di ascolto del monumentale “Requiem per un giovane poeta”, “lingual” per voce recitante, soprano, baritono, tre cori, electric tape, orchestra, jazz combo e organo. Composto da Zimmermann fra il 1967 e 1969, poco prima dell’aggravarsi della sindrome depressiva che lo spinse al suicidio nel 1970. Nel suo amalgama di materiali disparati (le voci di Joseph Goebbels, Papa Giovanni XXIII, Alexander Dubcek, testi dal Vangelo a Mao, frammenti sonori da Beethoven a Wagner) e nell’esasperato sincretismo stilistico del linguaggio musicale dal classico al jazz con robuste inizioni di elettronica, questo “Requiem” si offre come sintesi di un percorso culturale e esistenziale interrotto sulla soglia della grande mobilitazione collettiva dei ’70, evocata dalle voci indistinte della protesta che si fondono con il parossismo orchestrale dell’impressionante finale. Esecuzione esemplare, guidata con competenza da Matthias Pintscher, alla testa dell’articolata compagine di solisti, complessi vocali e orchestrali. Pubblico folto, risposta calorosa.

Note: Concerto di chiusura di “cresc…” – Biennale für Moderne Musik Frankfurt Rhein Main

Interpreti: Marisol Montalvo (soprano), Leigh Melrose (baritone), Peter Schröder e Nico Holonics (voci recitanti)

Orchestra: hr Sinfonieorchester, hr-Bigband

Direttore: Matthias Pintscher (regia del suono: Norbert Ommer)

Coro: WDR Rundfunkchor Köln, EuropaChorAkademie, Czech Philharmonic Choir Brno

Maestro Coro: Robert Blank, Joshard Daus, Petr Fiala

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Piace l’allestimento di McVicar, ottimo il mezzosoprano Lea Desandre